All’Italia il primato del Paese più generoso all’interno
dell’ esposizione
Gli italiani hanno speso complessivamente 2,3 miliardi per
visitare l’Esposizione universale tra viaggio, alloggio, spese varie fuori ed
ingresso e consumazioni all’interno. E’ quanto emerge dalla prima indagine
completa sul bilancio dell’evento elaborata da Coldiretti/Ixe’, presentata al
Forum sull’eredità di Expo e sulle sfide future, dal quale emerge peraltro che
il 51 per cento dei visitatori ha speso complessivamente meno di 75 euro.
Il 49 per cento dei visitatori ha colto l’occasione della
visita ad Expo anche per visitare altre località e luoghi al di fuori dell’area
anche se il tempo necessario per l’Esposizione ha limitato le distanze, secondo
Coldiretti/Ixe’. Infatti il 42 per cento dei visitatori di Expo è rimasto nella
città di Milano, l’11 per cento in alcuni luoghi in Lombardia, e solo il 4 per
cento altre Regioni del Nord Ovest mentre percentuali residuali si sono recati
in altre Regioni. L’effetto di promuovere il turismo è stato comunque centrato
per il 32 per cento dei visitatori.
L’ingresso è stato considerato troppo caro da meno di 1/3
dei visitatori (31 per cento) che hanno pero’ assegnato all’Italia il primato
del padiglione piu’ generoso con il 10 per cento dei consensi davanti alla
Russia (7 per cento) e al Belgio (6 per cento). In questo contesto
particolarmente apprezzata è stata la presenza degli agricoltori della
Coldiretti che è nota a quasi due visitatori su tre (63 per cento) con offerta di prodotti,
distribuzione di pasti, coinvolgimento in giochi, iniziative di informazione
anche con i piu’ piccoli. Ad essere stata apprezzata è stata la difesa dei
prodotti italiani dal 32 per cento, la testimonianza del lavoro nelle campagne
dal 23 per cento e la garanzia della qualita’ degli alimenti dal 23 per cento.
“Oltre mezzo milione
di visitatori hanno avuto l’occasione di gustare dalle mani degli agricoltori
un frutto, un dolce, una merenda o veri
e propri pasti tutti rigorosamente Made in Italy” ha affermato il presidente
della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “nell’area del
padiglione Coldiretti “No farmers no party” sono stati distribuiti 500 pasti al
giorno serviti tra pranzi e cene con 100 bottiglie di vino, 1000 porzioni di
cibi di strada al giorno ma anche 1500
colazioni al giorno e 2000 degustazioni o merende in media al giorno del tutto
gratuitamente. Abbiamo organizzato - ha spiegato Moncalvo - oltre duemila
eventi, accolto 480 classi con circa 11 mila studenti visitatori e distribuito
gratuitamente 36 mila kit dell’orto per sensibilizzare sui temi dell’ambiente e
della biodivesità. La presenza degli agricoltori italiani è stata tangibile fin
dall’inaugurazione con il padiglione Coldiretti tappezzato completamente dai
loro volti con l’enorme scritta “No farmers no party” per ricordare che non c'è
Expo, non c'è cibo e non c'è vita senza il duro lavoro nelle campagne” ha
concluso Moncalvo nel precisare che “si è trattato dell’unico spazio dove è
stata data la possibilità agli agricoltori di tutte le regioni di far conoscere
al mondo le proprie storie ed i propri prodotti. Una esperienza di successo
sancito dal record di presenze anche alle mostre sui primati del Made in Italy
che - ha concluso Moncalvo - è stato sostenuto dalla promozione di eventi che
hanno segnato il corso dell’esposizione, dall’incontro dei trentamila con il
presidente del Consiglio Matteo Renzi al concerto con Edoardo Bennato and
Farmers, dall’Oscar Green per l’innovazione a Terra Madre Giovani
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