Il loro ruolo all’interno della previdenza al centro della
riunione aperta a Roma, presso la direzione centrale di piazzale Pastore,
dall’intervento del presidente De Felice: “Questo evento sollecita riflessioni
preziose per il piano di riorganizzazione interna del nostro Istituto e il
dibattito sulla riforma della Pa”
ROMA - “È utile per l’Inail ospitare, in questo momento,
questa riunione della professione attuariale dedicata alla gestione dei rischi
del welfare. Sollecita riflessioni che possono risultare preziose per il piano
di riorganizzazione interna del nostro Istituto e, più in generale, per il
dibattito sulle forme di attuazione della riforma della pubblica
amministrazione”. Queste le parole con cui il presidente dell’Istituto, Massimo
De Felice, ha aperto stamattina a Roma, presso l’Auditorium della direzione
centrale di piazzale Pastore, i lavori del convegno organizzato da Ordine e
Consiglio nazionale degli attuari.
“Serve un cambiamento
radicale di mentalità e di regolamenti”.
L’incontro, inserito nel piano di rafforzamento della
diffusione e dello sviluppo della professione, era finalizzato ad approfondire
il ruolo dell’attuario all’interno del settore della previdenza e ha
rappresentato un’occasione di confronto per comprendere l’importanza
dell’attuario nel settore del welfare e il valore aggiunto che può fornire in
un’attività di interesse sociale. “Sono convinto che un forte radicamento della
cultura e della tecnica statistico-attuariale sia essenziale per la gestione,
per la pianificazione e la verifica delle attività, per la comunicazione delle
informazioni”, ha detto De Felice, auspicando “un cambiamento radicale di
mentalità e di regolamenti”.
Invecchiamento,
formazione e indipendenza.
Tra i temi su cui ha richiamato l’attenzione il presidente
dell’Inail, l’invecchiamento delle strutture, prodotto dal blocco delle
assunzioni di cui soffre la pubblica amministrazione, la formazione, che va
fondata sul principio del “fare e formare”, dell’”imparare facendo”,
dell’”insegnamento per problemi”, e l’indipendenza di giudizio e di controllo,
che deve essere assicurata con forme adeguate di governance.
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Testo dell’intervento del presidente dell’Inail
(.pdf - 287 Kb)
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