Con un aumento record del 44 per cento del valore delle
esportazioni nel 2015 il riso Made in Italy conquista addirittura l’Asia. E’
quanto è emerso da una analisi della Coldiretti che ha volute dedicare al riso
l’ultimo appuntamento della presenza degli agricoltori della Coldiretti ad Expo
per ricordare il cereale piu’ consumato al mondo che è anche rappresentativo
dell’equilibrio che esiste nell’attività agricola chiamata a svolgere un ruolo
multifunzionale che garantisce sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale.
Il riso - sottolinea la Coldiretti - è una delle cinque specie alimentari
fondamentali per il genere umano ed è la principale pianta coltivata sul
pianeta terra da cui dipende la sopravvivenza di miliardi di persone.
Quest’anno – continua la Coldiretti - la riduzione dei numero di persone che
hanno sofferto la fame è anche connessa all’aumento della produzione mondiale
stimata dal Dipartimento di stato statunitense (USDA, per la campagna corrente
è pari a circa 479 milioni di tonnellate di riso lavorato, quasi 2 milioni in
più rispetto alla precedente campagna. L’Italia - sottolinea la Coldiretti - è
leader nella produzione di riso in Europa con 227.329 ettari seminati che
rappresentano il 55% del totale comunitario e servono a soddisfare il bisogno
interno e ad alimentare un rilevante flusso di esportazioni che
complessivamente è aumentato in valore del 5 per cento nei primi sette mesi del
2015, con un vero exploit in Asia. Occorre peraltro considerare che la
coltivazione del riso assume grande importanza per il territorio dal punto di
vista ambientale perché la risaia - spiega la Coldiretti - rappresenta un
ecosistema acquatico temporale e contribuisce anche alla prevenzione di
fenomeni alluvionali. La coltivazione si sviluppa principalmente in 5 Regioni
italiane: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Sardegna, oltre ad
altre superfici interessanti presenti in Calabria e Toscana. Le aziende produttrici di riso sono circa
4.100 con una filiera che assicura il reddito di oltre 10.000 famiglie tra
occupati ed imprenditori. Il valore al consumo del riso italiano supera il
miliardo di EURO con una produzione agricola nazionale che si aggira intorno ai
550 milioni di euro in termini di PLV. “A pesare sulle potenzialità del riso
italiano è la mancanza di trasparenza sulla reale origine con il rischio che
venga spacciato come italiano quello proveniente dall’estero” ha affermato il
presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel denunciare peraltro “il forte
squilibrio produttivo e commerciale nell’ambito della filiera risicola italiana
determinato dalle importazioni sconsiderate di riso lavorato provenienti da
Paesi che operano in regime EBA a dazio 0 (zero), in particolare la Cambogia e
Myanmar”. “E’ urgente ripristinare, in
sede UE, i normali dazi della tariffa doganale comune in deroga all’attuale
sistema EBA, come peraltro sostenuto dall’Italia nella richiesta di
applicazione della clausola di salvaguardia nei confronti della Cambogia” ha
sostenuto Moncalvo nel sottolineare che sul piano nazionale occorre “costruire
e registrare un marchio specifico delle nostre varietà storiche (Carnaroli ed
Arborio) che consenta la distinzione da varietà similari o imitazioni sui mercati internazionali”.
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