Parte
il 6 luglio la missione imprenditoriale a L’Avana
71
imprese, 9 associazioni imprenditoriali, 5 gruppi bancari per un totale di
oltre 140 partecipanti. Questi i numeri della missione imprenditoriale che fa
tappa per la prima volta a L’Avana dal 6 all’8 luglio. Obiettivo, identificare
e approfondire le reali prospettive di cooperazione che il nuovo coinvolgimento
di Cuba nella comunità internazionale potrà offrire al nostro sistema
industriale.
L’iniziativa
è settoriale ed è focalizzata sulle filiere che si prevede potranno contribuire
maggiormente alla crescita di Cuba nei prossimi anni: Turismo, Meccanica
Agricola e Trasformazione alimentare, Ambiente ed Energie Rinnovabili,
Costruzioni (incluso il Restauro) e Biomedicale.
La
missione è promossa dai Ministeri dello Sviluppo Economico e degli Affari Esteri
e Cooperazione Internazionale ed è organizzata da Confindustria, ICE-Agenzia
per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane,
ABI, Alleanza delle Cooperative e Unioncamere. La delegazione italiana è
guidata dal Vice Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e dal
Sottosegretario agli Affari Esteri Mario Giro, insieme a Licia Mattioli,
Presidente del Comitato tecnico per l’Internazionalizzazione e gli investitori
esteri di Confindustria, Riccardo Maria Monti, Presidente dell’ICE - Agenzia
per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese, e Guido
Rosa, Presidente del Comitato Tecnico per l’internazionalizzazione ABI.
Il
programma dei lavori avrà inizio a L’Avana la mattina del 7 luglio con il Forum
Italia-Cuba, alla presenza di rappresentanti delle principali istituzioni dei
due Paesi, cui seguiranno sessioni di approfondimento settoriale durante le
quali rappresentanti dei Ministeri economici e realtà industriali dell’Isola
presenteranno i più importanti progetti di investimento in programma a Cuba nei
prossimi anni.
L’8
luglio è infine prevista una visita alla Zona Economica Speciale e al Porto di
Mariel, un’area che si estende per oltre 400 kmq appena fuori L'Avana e che
grazie ad appositi incentivi fiscali e doganali è destinata ad attrarre
investimenti esteri sia nel settore petrolifero che in quello dell’industria
manifatturiera.
Nella
stessa giornata l'Alleanza delle Cooperative Italiane, in collaborazione con il
Ministero dello Sviluppo Economico e delle Autorità Cubane in Italia, organizza
il workshop “Il modello d'impresa cooperativa nel quadro delle relazioni tra
Italia e Cuba” rivolto a istituzioni e imprese che volessero sapere di più del
modello cooperativo italiano.
Il
processo di normalizzazione delle relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti ha
impresso un’accelerazione nel percorso di integrazione di Cuba nell’economia
globale, spingendo le comunità imprenditoriali statunitense ed europea a
guardare all’Isola come a una nuova destinazione per futuri investimenti. Già
nel marzo 2014, con l’approvazione della Ley de Inversión Extranjera, il
Governo cubano aveva definito l’apporto di capitali stranieri come il
principale volano per rafforzare lo sviluppo economico del Paese, identificando
oltre 220 progetti di investimento in diversi settori per un valore complessivo
di 8,7 miliardi di USD e definendo una serie di incentivi fiscali per le
società internazionali che intendano stabilire una presenza diretta a Cuba.
La
decisione dell'amministrazione Obama di normalizzare le relazioni diplomatiche
con L’Avana ha fornito ulteriore impulso a questo processo.
Inoltre
le principali analisi internazionali stimano per il 2015 un sensibile aumento
della crescita cubana (+4,4%), accompagnata da una rapida espansione degli
Investimenti Esteri (oltre 1 miliardo di USD in base alle ultime stime).
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