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lunedì 8 giugno 2015

Salute e sicurezza al centro della Relazione programmatica 2016/2018 dell’Inail

Inail, Comunicazione dell’8 giugno 2015

Approvato all’unanimità, il documento presenta novità significative in materia di riabilitazione, prevenzione e formazione, ponendo l’accento su priorità quali il mantenimento della continuità lavorativa, la diffusione dei Lia e “graduatorie” nei bandi Isi dedicate a patologie muscolo scheletriche e bonifica dell’amianto

ROMA – Sanità, riabilitazione, prevenzione, formazione: sono questi i capitoli interessati dalle novità più significative della Relazione programmatica 2016/2018 del Civ Inail, da poco approvata col consenso unanime di tutte le organizzazioni presenti al suo interno. Atto centrale della quinta consiliatura, il documento è organizzato secondo lo schema del bilancio per missioni e programmi e definisce gli obiettivi prioritari e, insieme, i traguardi tendenziali rispetto ai quali dovranno essere orientate le politiche future dell’Istituto.

Un documento prudenziale dal punto di vista economico. “Da un punto di vista economico si tratta di relazione di carattere prudenziale, che ha dovuto tenere necessariamente conto della scarsità di elementi ancora a disposizione per valutare se il Paese si trovi davvero in una situazione di ripresa – spiega il presidente del Civ Inail, Francesco Rampi – Questa condizione ancora all’insegna di una relativa incertezza ci ha spinti, pertanto, a essere molto rigorosi nella scelta delle priorità da perseguire e, conseguentemente, nella definizione dei fronti di intervento dove destinare le risorse dell’Istituto”.

Rampi: “Focalizzare l’attenzione sul tema del reinserimento”. La Relazione programmatica 2016-2018 attribuisce, così, forte attenzione al tema della riabilitazione, ritenuta dal Civ uno dei valori fondanti della politica sanitaria dell’Inail. “Come ribadito anche nel corso di un recente confronto, a Firenze, con tutti i Comitati consultivi provinciali, le recenti competenze attribuite dal legislatore all’Istituto su questo fronte rendono necessario focalizzare l’attenzione sul tema dei reinserimento – spiega Rampi – inteso nella particolare accezione della promozione di attività e strategie che consentano all’infortunato il mantenimento della continuità lavorativa”.

Il rafforzamento dei ‘progetti riabilitativi individuali’. Tutto ciò – nei propositi del Civ – significherà privilegiare il principio del rafforzamento dei ‘progetti riabilitativi individuali’, definiti da equipe multidisciplinari e dove il medico dell’Inail sia promotore e co-attore in grado di affiancare il Sistema sanitario regionale nella definizione di una presa in carico del lavoratore infortunato capace di limitare al massimo grado il rischio di una sua espulsione dal mondo professionale. “Questa generale attenzione alla questione della rieducazione al gesto lavorativo vedrà l’Inail puntare le necessarie risorse su tutti gli ambiti della filiera interessati – analizza Rampi – intesi come investimenti sia in persone che in strutture, a partire da una rivalutazione e da un adeguamento del Centro di riabilitazione motoria di Volterra”.

“Estendere i livelli integrativi di assistenza a tutti gli aventi diritto”. Complementare a questo obiettivo – per quanto riguarda le politiche sanitarie – è il sostegno alla diffusione omogenea, sull’intero territorio nazionale, dei livelli integrativi di assistenza dell’Inail. “Stiamo certamente andando avanti, ma questa realtà ancora non può definirsi concreta ed esigibile in tutta Italia – valuta il presidente del Civ – Per quanto riguarda la stipula dei protocolli d’intesa con le Regioni ormai manca solo la Sardegna e anche le convenzioni attuative sono in fase di ultimazione. Resta, pertanto, l’ultimo atto, relativo alla contrattualizzazione delle strutture sanitarie accreditate. Qui la copertura raggiunta è di poco superiore al 25% degli aventi diritto e, pertanto, sarà necessario procedere con attenzione e garantire il giusto sostegno economico per permettere, entro il prossimo anno, la piena generalizzazione dei Lia”.

Garantire ai bandi Isi e Fipit la continuità delle risorse. Altro capitolo significativo è quello della prevenzione, dove il Civ conferma la necessità di garantire la continuità delle risorse per reiterare nell’esercizio 2016 sia il bando Isi che i bandi Fipit. “Per quanto riguarda Isi, dopo il primo quinquennio di attuazione, riteniamo che sia possibile a valutare, forse già dal 2015, delle specifiche ‘campagne’ di carattere tematico sulle quali concentrarsi – afferma Rampi – In particolare privilegiando due temi importanti quali il sostegno agli investimenti per ridurre l’incidenza dei disturbi muscolo scheletrici, ovvero le patologie professionali più diffuse, e la destinazione di risorse finalizzata a bonificare i luoghi di lavoro dall’amianto. Questo significherà dare vita, nell’ambito di uno stesso bando, a delle ‘graduatorie dedicate’ nelle quali fare confluire delle opportune tranche di finanziamenti”.

Formazione: bandi destinati a tutti i soggetti accreditati dal dlgs 81/2008. Novità importanti anche per quanto riguarda la formazione per la prevenzione, materia dove la Relazione programmatica 2016-2018 vuole destinare oltre 10 milioni di euro a bandi finalizzati alla promozione di percorsi formativi destinati a tutti i soggetti accreditati o previsti dal decreto 81/2008 (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, responsabili del servizio prevenzione e protezione, medici competenti, etc). “Fino a ora sono state realizzate solo piccole sperimentazioni nell’ambito di qualche macro gruppo aziendale – analizza Rampi – mentre noi proponiamo un intervento di carattere strutturale dove Inail sia il promotore del percorso e i soggetti che possono candidarsi a realizzarlo siano quelli del mercato della formazione, purché accreditati a uno dei sistemi regionali”. L’Inail, dunque, “apre” in modo autentico a questo ‘bacino’ – in quanto riconosciuto e “certificato” sul fronte dell’adeguatezza e degli standard qualitativi – “purché ci sia la disponibilità ad applicare i nostri contenuti e le nostre metodologie”.

Il ruolo strategico della ricerca a supporto di prevenzione e riabilitazione. Ultimo “tassello” di questa macro-strategia – “un corpus unitario, dove ogni settore di intervento è strettamente interrelato a tutti gli altri” – è la ricerca, nelle prospettive del Civ “destinata ad assumere un ruolo sempre più decisivo di elemento di supporto a tutte le questioni relative alla prevenzione e alla riabilitazione”. “Per rendere più incisivi i contenuti di questa Relazione programmatica il Civ ha deciso di darsi tempi stretti – conclude Rampi – Entro il prossimo 18 giugno, infatti, procederemo alla delibera delle specifiche Linee di indirizzo sia sulla questione del reinserimento socio-lavorativo che sulla riorganizzazione del nuovo piano delle attività di ricerca 2016-2018, nell’ambito delle quali definiremo in modo più pregnante i criteri utili alla realizzazione di questi obiettivi strategici. Prima del periodo estivo, inoltre, contiamo di entrare dettagliatamente nel merito anche nella ridefinizione dei bandi Isi”.

La rivalutazione del danno biologico. Infine, per quanto concerne le prestazioni economiche, la Relazione programmatica 2016/2018 conferma la volontà del Civ di perseguire tutte le opportune iniziative finalizzate a sollecitare l’esecutivo all’introduzione di un meccanismo di rivalutazione automatica per l’indennizzo del danno biologico, “constatata la sostenibilità economica dell’innovazione a fronte dell’attuale gettito per premi e contributi dell’Istituto, come ridotto dalla Legge di stabilità 2014”.

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