“Oggi l’Unione
europea ha ridimensionato le prospettive di crescita dell’economia italiana. E’
un film già visto, un gioco che conosciamo bene: è un modo come un altro per
tenere sotto scacco il nostro governo e il nostro Paese, in modo da imporre,
quando occorre, misure restrittive sempre orientate all’austerity e
all’azzeramento del disavanzo sui conti pubblici. Dopo anni di crisi, senza
dubbio alimentata anche dall’eccesso di rigore, ora serve una svolta, una prova
d’orgoglio dell’Italia che si liberi al più presto del cappio europeo per
crescere, con un piano di riduzione fiscale e un progetto volto al rilancio
serio del credito bancario alle imprese”. Così il presidente di Unimpresa,
Paolo Longobardi, commenta le previsioni sulla crescita economica dell’Italia
diffuse oggi dalla Commissione Ue.A cura del Dott. Valerio Pollastrini, Consulente del Lavoro
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venerdì 5 febbraio 2016
Ue. Longobardi (Unimpresa), Italia si liberi da cappio europeo per crescere
Unimpresa,
Comunicato Stampa del 4 febbraio 2016
“Oggi l’Unione
europea ha ridimensionato le prospettive di crescita dell’economia italiana. E’
un film già visto, un gioco che conosciamo bene: è un modo come un altro per
tenere sotto scacco il nostro governo e il nostro Paese, in modo da imporre,
quando occorre, misure restrittive sempre orientate all’austerity e
all’azzeramento del disavanzo sui conti pubblici. Dopo anni di crisi, senza
dubbio alimentata anche dall’eccesso di rigore, ora serve una svolta, una prova
d’orgoglio dell’Italia che si liberi al più presto del cappio europeo per
crescere, con un piano di riduzione fiscale e un progetto volto al rilancio
serio del credito bancario alle imprese”. Così il presidente di Unimpresa,
Paolo Longobardi, commenta le previsioni sulla crescita economica dell’Italia
diffuse oggi dalla Commissione Ue.
“Oggi l’Unione
europea ha ridimensionato le prospettive di crescita dell’economia italiana. E’
un film già visto, un gioco che conosciamo bene: è un modo come un altro per
tenere sotto scacco il nostro governo e il nostro Paese, in modo da imporre,
quando occorre, misure restrittive sempre orientate all’austerity e
all’azzeramento del disavanzo sui conti pubblici. Dopo anni di crisi, senza
dubbio alimentata anche dall’eccesso di rigore, ora serve una svolta, una prova
d’orgoglio dell’Italia che si liberi al più presto del cappio europeo per
crescere, con un piano di riduzione fiscale e un progetto volto al rilancio
serio del credito bancario alle imprese”. Così il presidente di Unimpresa,
Paolo Longobardi, commenta le previsioni sulla crescita economica dell’Italia
diffuse oggi dalla Commissione Ue.
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