Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto di
“Riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione delle autorità
portuali”, presentato dal Ministro per la Semplificazione e la Pubblica
Amministrazione, Marianna Madia. Il provvedimento si inserisce nelle politiche
e nelle azioni per il rilancio della portualità e della logistica intrapreso
dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio.
Insieme ad altre
azioni in corso, il decreto punta sulla competitività dei nostri porti e
sostiene il ruolo dell’Italia, attraversata da quattro corridoi ferroviari
Ten-t, come hub nel Mediterraneo e piattaforma logistica europea.
La semplificazione
delle procedure per facilitare il transito di merci e passeggeri, la promozione
di centri decisionali strategici rispetto all’attività di porti in aree
omogenee, la riorganizzazione amministrativa, il coordinamento centrale del
Ministero sono i princìpi centrali del decreto.
- Semplificazione burocratica
Rispetto agli attuali
113 procedimenti amministrativi, svolti da 23 soggetti, funzioneranno lo
Sportello Unico Doganale e dei Controlli, da realizzare sotto il coordinamento
funzionale dell’Agenzia delle Dogane, e
lo Sportello Amministrativo Unico, un front office per tutti i procedimenti
amministrativi e autorizzativi che non riguardano le attività commerciali e industriali. Due sportelli che abbasseranno
drasticamente i tempi di sdoganamento e amministrativi, oggi imparagonabilmente
più lunghi rispetto ai maggiori porti internazionali.
Semplificazioni e
risparmi, inoltre, per arrivi e partenze delle navi.
- La promozione di centri decisionali
strategici: le Autorità di Sistema portuale
I porti italiani
vengono riorganizzati in 15 Autorità di sistema portuale, centri decisionali
strategici con sedi nelle realtà maggiori in particolare tra i porti
"core". Le sedi di Autorità di sistema portuale sono: Genova, La
Spezia, Livorno, Civitavecchia, Cagliari, Napoli, Palermo, Augusta, Gioia
Tauro, Taranto, Bari, Ancona, Ravenna, Venezia e Trieste.
Il decreto prevede
che alle nuove Autorità di sistema portuale faranno riferimento 54 porti di
rilevanza nazionale. Le Regioni possono chiedere l’inserimento nelle Autorità
di Sistema di ulteriori porti di rilevanza regionale.
Alle sedi di Autorità
di Sistema Portuale viene affidato un
ruolo strategico di indirizzo, programmazione e coordinamento del sistema dei
porti della propria area. Avrà funzioni
di attrazione degli investimenti sui diversi scali e di raccordo delle
amministrazioni pubbliche. Stretta la relazione con il Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti, in particolare per il Piano Regolatore di
Sistema Portuale e i programmi infrastrutturali con contributi nazionali o
comunitari.
- La riorganizzazione amministrativa
L’Autorità di Sistema
Portuale sarà governata in modo snello: il Presidente, il Comitato di gestione,
cioè un board ristretto a poche persone,
il Segretario Generale, il Collegio dei Revisori dei Conti. Rispetto agli attuali Comitati Portuali, si
passa da circa 336 membri a livello nazionale si passa a circa 70.
Fanno parte del
Comitato di gestione:
1. il Presidente,
nominato dal Ministro d’intesa con il Presidente o i Presidenti delle Regioni
interessate: deve avere comprovata esperienza e qualificazione professionale e
ha ampi poteri decisionali;
2. un componente
designato dalla Regione, due in caso di due Regioni;
3. un componente
designato dal sindaco di ciascuna delle città metropolitane, se presenti nel
sistema portuale;
4. un componente designato dal sindaco di
ciascuna città ex Autorità portuale, se presenti nel sistema portuale;
5. un rappresentante
dell’Autorità marittima con voto solo sulle questioni di competenza.
Per garantire la
coerenza con la strategia nazionale viene istituito al Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti il Tavolo nazionale di coordinamento delle
Autorità di Sistema Portuale.
Per il necessario
dialogo con i soggetti economici e sociali attivi nei porti è previsto in
ciascuna Autorità di Sistema Portuale un Tavolo di Partenariato della Risorsa
Mare, con funzioni consultive di partenariato economico-sociale.
Le Autorità potranno
avvalersi, all’interno del sistema portuale, di Uffici territoriali di Scalo,
nelle sedi delle attuali Autorità portuali, con compiti istruttori e di
proposta su materie locali e con altri compiti amministrativi, di vigilanza e
decisionali propri.
- Le altre azioni in corso per la logistica e
portualità
Molti sono, oggi, gli
strumenti su logistica e portualità messi in campo dal Mit che rafforzano i
porti per affrontare le sfide globali dei porti italiani, quali il raddoppio
del Canale di Suez, il gigantismo navale, la necessità di attrazione di
investimenti e di grandi partnership industriali, aumento della concorrenza in
Nord Europa, Nord Africa, Pireo, area Baltica, Far East.
Le altre azioni in
corso:
- semplificazioni su
escavi e dragaggi nel Collegato ambientale
- collegamenti
“ultimo miglio”: all’interno del contratto Rfi sono stati attivati diversi
collegamenti ferroviari portuali
- revisione dei
progetti superati e sblocco degli investimenti
- ferrobonus e
marebonus: 200 milioni di incentivi nella Legge di Stabilità 2016.
Graziano Delrio: “Un
sistema di porti a vantaggio delle imprese e dei passeggeri”
“Perché l’Italia sia davvero il porto dell’Europa abbiamo
introdotto misure per la semplificazione e la competitività dei nostri porti”.
Lo afferma il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Graziano Delrio, ad approvazione avvenuta in Consiglio dei Ministri del decreto
di riorganizzazione dei porti italiani in attuazione della “Legge Madia”.
“I porti italiani ora faranno sistema – spiega Delrio – si compiono scelte
strategiche, si semplificano i processi. La sfida è quella del confronto con le
grandi potenze portuali del mondo, il Nord Europa, il Nord Africa, il Pireo, il
Far East”.
“La Risorsa Mare torna centrale in Italia. Queste
innovazioni servono a rendere concreta quella ‘cura dell’acqua’ che abbiamo
avviato e a valorizzare il Sistema Mare, che è uno dei nostri principali asset
economici, attraverso il quale transita il 70% delle merci italiane”.
“Si tratta di innovazioni
e miglioramento di servizi che
chiedono le imprese italiane d’eccellenza, piccole o grandi, quel Made
in Italy che il mondo ammira, che chiedono i milioni di passeggeri che vogliono
venire a visitare il nostro Paese. Il nuovo sistema sarà a vantaggio di imprese
e cittadini e per la crescita del Paese”.
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Slide "Nuovi sistemi portuali per la
crescita del Paese":
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Elenco delle Autorità di sistema portuale:
Per ulteriori approfondimenti:
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