
Tutte le stime delle componenti del clima di fiducia dei
consumatori migliorano. L'incremento risulta maggiore per le componenti
personale e corrente (rispettivamente a 107,6 da 104,5 e a 113,5 da 109,1) e
più contenuto per la componente economica (a 153,5 da 153,0) e quella futura (a
127,7 da 127,3).
Diminuiscono lievemente i saldi delle stime sia dei giudizi
sia delle attese sull'attuale situazione economica del Paese (a -25 da -24 e a
24 da 25, rispettivamente). Per i giudizi sui prezzi nei passati 12 mesi il
saldo scende a -25 da -16. Quanto alle attese sui prezzi nei prossimi 12 mesi,
il saldo passa a -13 da -11. Calano le attese di disoccupazione (a 1 da 2).
Riguardo le imprese, il clima di fiducia scende in misura
significativa nei servizi di mercato (a 106,6 da 113,9) e nel commercio al
dettaglio (a 101,9 da 108,8); mostra un calo contenuto nella manifattura (a
103,2 da 104,0) e registra una lieve flessione nelle costruzioni (a 114,6 da
114,8).
Nelle imprese manifatturiere peggiorano sia i giudizi sugli
ordini sia le attese sulla produzione (a -13 da -11 e a 11 da 12,
rispettivamente), mentre i giudizi sulle scorte rimangono stabili (a 4). Nelle
costruzioni migliorano le attese sull'occupazione (a -10 da -11) ma peggiorano
i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione (a -39 da -37).
Nei servizi di mercato si contraggono i giudizi e le attese
sugli ordini (a 6 da 10 e a 4 da 9 i rispettivi saldi), e le attese
sull'andamento generale dell'economia
(a 8 da 21). Nel
commercio al dettaglio peggiorano sia i giudizi sulle vendite correnti (a -2 da
12) sia le attese sulle vendite future (a 26 da 29); in accumulo sono giudicate
le scorte di magazzino (a 11 da 7).
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Prossima diffusione: 25 febbraio 2016
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