Il 1° gennaio è entrata in vigore la legge di Stabilità
2016, approvata dal Parlamento negli ultimi giorni dello scorso anno. Un
impianto normativo che introduce una serie di novità importanti per cittadini e
imprenditori e che va nella direzione, annunciata dal Governo, di ridurre la
pressione fiscale sulle imprese, soprattutto su quelle di piccole dimensioni.
“La legge di Stabilità 2016 ha dato attuazione a diverse
richieste su cui lavoravamo da molto tempo – ha commentato il Segretario
generale di Confartigianato Imprese, Cesare Fumagalli – C’è un primo passo
verso la riduzione della pressione fiscale a carico delle imprese. Solamente un
inizio dal punto di vista quantitativo. Sicuramente, però, ci sono iniziative
che ci piacciono”. A cominciare dall’esclusione dei macchinari imbullonati
dalla rendita catastale degli immobili e, di conseguenza, dal calcolo dell’IMU.
Una prima vittoria di Confartigianato su una delle più ingiuste e
ingiustificate tasse applicate alle imprese. Un altro risultato positivo è arrivato
con l’innalzamento della franchigia IRAP, che con la legge di Stabilità passa
dai 10.500 ai 13mila euro previsti per il 2016, con benefici per le micro e
piccole imprese pari a 180 milioni di euro. Rimanendo in ambito fiscale,
un’altra iniziativa che aiuta chi vuole far impresa in Italia è la modifica del
regime forfettario, che prevede l’innalzamento della soglia dei ricavi a 10mila
euro, un’aliquota di contribuzione ridotta al 5% per le start-up e
l’introduzione delle aliquote contributive al 35%. Per tutto il 2016, inoltre,
chi investe nell’acquisto e il rinnovamento dei beni strumentali dell’impresa
potrà ammortizzare il 140% del costo dei macchinari acquistati, in attesa che
l’aliquota Ires scenda dal 27,5% al 24% fissato per il 2017.
Buone notizie
arrivano anche dal fronte del lavoro, dove la Legge di Stabilità ha introdotto
lo sgravio del 40% dei contributi previdenziali pagati dall’imprenditore per le
assunzioni fatte nel corso dell’anno, che porterà benefici economici per 541
milioni di euro. Confartigianato ha portato a casa altre due battaglie: la
prima è l’estensione in via sperimentale del voucher baby-sitting per
imprenditrici e lavoratrici autonome, la seconda è la nascita di un fondo per
le vittime dei mancati pagamenti, con una dotazione di 10 milioni di euro
all’anno per il triennio 2016/2018. Se la conferma del bonus mobili e
dell’ecobonus per le ristrutturazioni porterà benefici a tutto il comparto
immobiliare, l’autotrasporto può contare su nuovi fondi per rinnovare i mezzi
circolanti, per combattere abusivismo e cabotaggio e per ridurre i costi di
gestione dell’impresa, a cominciare dalla conferma delle deduzioni per le spese
non documentate.
“Il nostro impegno è continuare la battaglia per la
riduzione della pressione fiscale – ha aggiunto Fumagalli- Vogliamo dare
attuazione concreta alla riduzione della spesa pubblica. Proprio in questi
giorni stiamo parlando del “decreto Madia” per ridurre le troppe e costose
ex-municipalizzate. Da questi capitoli ci aspettiamo un consistente risparmio
di spesa pubblica e una battaglia alle mille forme di burocrazia oppressiva.
Penso ad una su tutte, è diventata quasi un simbolo, quella per il sistema di
tracciabilità per lo smaltimento dei rifiuti, il SISTRI”, ha poi concluso il
Segretario generale, Cesare Fumagalli.
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