Iniziativa “10 in condotta” per il rispetto delle regole
contro lo sfruttamento
Per rompere la catena dello sfruttamento, aiutare la ricerca
contro il cancro e valorizzare una risorsa importante per il territorio e la
salute dei cittadini arrivano le arance della legalità, “10 in condotta” . Lo
annuncia la Coldiretti che in occasione dell’importante operazione della
Guardia di finanza di Sibari per contrastare il fenomeno del caporalato in
Calabria ha avviato con l’AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) le
Arance della Salute - Rendiamo il cancro curabile. Un accordo per consentire la
vendita e la distribuzione delle Arance della Calabria raccolte attraverso le
strutture di commercializzazione FAI (Firmato Agricoltori Italiani) che rendono
possibile un ritorno economico sostenibile per le imprese e una giusta
remunerazione dei lavoratori. Occorre combattere senza tregua il becero
sfruttamento che - sottolinea Coldiretti - colpisce spesso la componente piu'
debole dei lavoratori agricoli, con pene severe e rigorosi controlli ed una
equa distribuzione del valore. E su questo - sostiene la Coldiretti - è
importante l’introduzione nel disegno di legge del governo del principio di
corresponsabilità dal campo allo scaffale nella lotta al caporalato che si
alimenta dalle distorsioni lungo la filiera, dalle distribuzione all’industria per
arrivare a sottopagare i prodotti nelle campagne fino a 3 centesimi al chilo.
Grazie all’accordo tra Coldiretti e con l’AIRC (Associazione Italiana Ricerca
sul Cancro) il prossimo sabato 30 gennaio in molte piazze italiane - conclude
la Coldiretti - sarà possibile acquistare sacchetti di arance della salute
della Calabria in particolare della piana di Rosarno - Gioia Tauro per
sostenere la ricerca contro i tumori, difendere un prodotto simbolo del Made in
Italy ma anche rafforzare i valori sociali e civili e coniugandoli con la
giustizia economica.
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