Prosegue il monitoraggio dell’iniziativa rinnovata e
potenziata sulla sospensione di rate e soluzioni per agganciare la ripresa
Rate sospese e allungamento dei finanziamenti: le banche
italiane continuano a promuovere forme di collaborazione straordinaria per
finalità di progresso e sviluppo, mettendo a disposizione delle imprese risorse
significative rivelatesi fondamentali per affrontare la crisi e, oggi, per
agganciare la ripresa.
Tra ottobre 2013 e novembre 2015 sono state accolte
complessivamente 52.095 domande di sospensione del pagamento delle rate accolte
per un controvalore complessivo di debito residuo pari a 17,6 miliardi di euro
e una maggior liquidità a disposizione delle imprese di 2,1 miliardi di euro.
Inoltre, sono state accolte circa 8.000 domande di
allungamento del piano di ammortamento pari a 2,2 miliardi di euro di debito
residuo.
Questo il risultato del monitoraggio – comunica ABI – che
considera i risultati in corso dell‘Accordo per il credito 2015’, iniziativa
siglata lo scorso 31 marzo con tutte le altre Associazioni di Impresa e in
vigore fino al 31 dicembre 2017, con il precedente ‘Accordo per il credito
2013’.
L’analisi relativa alla distribuzione delle domande per
attività economica dell’impresa richiedente evidenzia che:
-
il 25,9% è riferito ad imprese del settore
“commercio e alberghiero”;
-
il 14,4% è riferito ad imprese del settore
“industria”;
-
il 18,9% è riferito ad imprese del settore
“edilizia e opere pubbliche”;
-
l’8,1% è riferito ad imprese del settore
“artigianato”;
-
il 6,4% è riferito ad imprese del settore
“agricoltura”;
-
il restante 26,3% agli “altri servizi”.
Si ricorda che il nuovo Accordo per il Credito 2015 consente
di sospendere anche i finanziamenti che hanno già beneficiato di tale strumento
negli anni passati, con la sola esclusione di quelli per i quali la sospensione
è stata richiesta nei 24 mesi precedenti.
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