Cresce il ricorso al “Fondo di garanzia per la prima casa”:
tra febbraio e metà ottobre 2015 sono ammontati a 125 milioni di euro i nuovi
mutui garantiti e altri 96,5 milioni in fase di erogazione, per un totale di
221,5 milioni di euro. Lo strumento risulta particolarmente efficace per
favorire l’acquisto dell’abitazione da parte delle giovani coppie.
Lo comunica l’ABI sottolineando che il Fondo rappresenta un
fondamentale esempio di collaborazione tra banche e Istituzioni, a vantaggio
delle famiglie che ancora scontano gli effetti della crisi ma aspirano ad
acquistare l’abitazione principale. L’obiettivo è, infatti, continuare a
favorire l’accesso al credito a nuclei in difficoltà, e soprattutto giovani coppie,
con una dotazione da 600 milioni di euro che potrebbe garantire finanziamenti potenziali
per 12-15 miliardi di euro.
Il Fondo – prosegue l’ABI – contribuisce all’ulteriore
spinta del mercato dei mutui che registra una fase di grande rilancio, con
un’impennata nei primi 8 mesi del 2015 dell’86,1% rispetto al medesimo arco
temporale dello scorso anno.
Per quanto riguarda il suo funzionamento – continua l’ABI –
il ”Fondo di garanzia per la casa” controgarantito dallo Stato prevede il
rilascio di garanzie a copertura del 50% della quota capitale dei mutui
ipotecari (fino a 250.000 euro) erogati per l’acquisto, o la ristrutturazione
per l’accrescimento dell’efficienza energetica, degli immobili adibiti a prima
casa, con priorità di accesso per le giovani coppie o ai nuclei famigliari monogenitoriali
con figli minori, nonché di giovani con contratti di lavoro atipico con età inferiore
a 35 anni.
Relativamente ai requisiti per accedere al Fondo, va
ricordato che la garanzia può essere richiesta da coloro che, alla data di
presentazione della domanda di mutuo, non risultino proprietari di altri
immobili ad uso abitativo, salvo quelli di cui abbiano acquistato la proprietà
per successione e che siano in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli. Il modulo
di domanda consente la richiesta di accesso per un massimo di due beneficiari;
in caso di altri richiedenti potranno essere compilati ulteriori moduli di
domanda, da inoltrare allegando i relativi documenti di identità.
Ad ora – conclude l’ABI – hanno aderito al Fondo 142 banche
(rappresentando più del 70% in termini di sportelli bancari). La lista è
consultabile presso il sito del Gestore Consap www.consap.it.
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