Nel
primo quadrimestre 2015 aumentano, rispetto al corrispondente periodo del 2014,
le assunzioni a tempo indeterminato (+155.547), aumentano anche i contratti a
termine (+44.817) mentre diminuiscono le assunzioni in apprendistato (-11.685).
Nel periodo preso in considerazione l’aumento complessivo delle nuove
assunzioni è di 188.679 unità. Nello stesso periodo diminuiscono di 79.988
unità le cessazioni di rapporti di lavoro, per cui il saldo netto dei rapporti
di lavoro è pari a 268.667 unità.
Sono
i nuovi dati dell’”Osservatorio sul precariato” Inps, pubblicati sul sito istituzionale
www.inps.it.
Nei
primi quattro mesi del 2015 le nuove assunzioni a tempo indeterminato stipulate
in Italia, rilevate da Inps, sono state 650.897, il 31,4% in più rispetto all'analogo
periodo del 2014. Le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a
termine, comprese le “trasformazioni” degli apprendisti, sono state 221.251 (+23,4%
rispetto allo stesso periodo del 2014).
Pertanto,
la quota di assunzioni con rapporti stabili è passata dal 35,51% del primo
quadrimestre 2014 al 40,93% del primo quadrimestre 2015. In particolare, nel
corso del mese di aprile 2015 la quota di nuovi rapporti stabili ha raggiunto
la misura del 45%.
Sul
complesso delle assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato effettuate nel
corso del mese di aprile 2015, oltre il 61% fruisce dell’esonero contributivo triennale
introdotto dalla legge di stabilità 2015.
Nel
periodo gennaio-aprile 2015, le cessazioni a tempo indeterminato sono state 513.426,
il 4,2% in meno rispetto al primo quadrimestre del 2014, quando erano state
536.044. Sommate a quelle degli apprendisti e dei rapporti a termine, il numero
delle cessazioni rilevate nel primo quadrimestre 2015 è di 1.458.862, il 5,2%
in meno rispetto allo stesso periodo del 2014, quando erano state 1.538.850.
L'incremento
delle assunzioni a tempo indeterminato 2015 su 2014 risulta superiore alla
media nazionale in Friuli-Venezia Giulia (+ 75,3%), in Umbria (+59,4%), nelle
Marche (+ 50,6%), nel Piemonte (+ 48,3%), in Emilia-Romagna (+ 47,7%), nel
Trentino-Alto-Adige (+ 41,1 %), in Veneto (+ 40,0%), in Liguria (+ 39,7%), in
Sardegna (+ 38,7 %), in Lombardia (+ 34,8%) e in Toscana (+34,6%).
I
dati completi sono consultabili nella sezione di informazione, pubblicata sulla
home page del sito istituzionale dell'Inps (www.inps.it) dal titolo
"Osservatorio sul precariato", dove ogni 10 del mese vengono
pubblicati gli aggiornamenti tabellari dei nuovi rapporti di lavoro e delle
retribuzioni medie.
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