Scrittura
creativa
Il
progetto è stato promosso in Basilicata e coinvolgerà 15 assistiti, insieme ai
loro familiari, in un’attività di narrazione autobiografica che in seguito sarà
raccolta in un volume, per rielaborare e condividere le proprie esperienze. Il
direttore regionale: “Un’iniziativa nel segno della tutela globale e integrata”.
POTENZA
- Scrivere una nuova pagina della propria esistenza dopo aver vissuto un
infortunio sul lavoro. Raccontare la propria esperienza a chi si è trovato in
situazioni analoghe, prendendo parte a un laboratorio di scrittura creativa per
recuperare i ricordi e riflettere attraverso la narrazione autobiografica. È in
questo scomporsi e ricomporsi di storie personali in un’esperienza collettiva,
emotivamente coinvolgente, il senso del progetto voluto dalla direzione
regionale Inail della Basilicata e realizzato in collaborazione con la Libera
Università delle Donne di Basilicata (Ludb).
Il vissuto
trasformato in patrimonio sociale.
I
partecipanti al laboratorio di scrittura creativa che sarà avviato a Potenza
saranno 15, ma potranno prendervi parte anche i familiari degli infortunati
perché l’infortunio sul lavoro è un evento che incide non soltanto sul singolo,
ma anche su tutto il suo nucleo di appartenenza. Per trasformare le esperienze
vissute in patrimonio sociale, il progetto prevede inoltre la pubblicazione di
un libro, destinato a raccogliere i racconti autobiografici dei partecipanti.
“Li spingiamo a
costruire un nuovo progetto di vita”.
“È
un progetto volto a favorire il recupero del benessere psicofisico dei nostri
assistiti, per il loro reinserimento nella vita di relazione – spiega Carmen
Angiolillo, direttore regionale di Inail Basilicata – Vogliamo coinvolgerli in
un’attività di libera espressione dei propri ricordi, del prima e del dopo
l’evento infortunistico, di come è cambiata la loro vita, così da spingerli a
costruire un nuovo progetto di vita, descrivendo le proprie emozioni attraverso
la scrittura”.
“Il gruppo di
auto mutuo aiuto un modello per l’iniziativa”.
Il
progetto ha preso spunto dal successo ottenuto in ambito regionale dalla
creazione di un gruppo di auto mutuo aiuto che, come sottolineato dal direttore
regionale dell’Istituto, ha rappresentato “un’occasione di riflessione
sull’importanza di garantire non soltanto interventi per il sostegno fisico
della persona, ma anche per il suo benessere psicologico, che spesso risulta compromesso
dall’infortunio sul lavoro. Tutto ciò in linea con la missione dell’Inail per
una tutela globale e integrata, quale metodologia di intervento basata su una
visione complessiva della persona, prima ancora che del lavoratore”.
La sicurezza sul
lavoro in un’ottica di genere.
Il
laboratorio di scrittura offrirà anche l’opportunità di riflettere sul tema
della sicurezza sul posto di lavoro e sulle differenze di genere nella
rilevazione del fenomeno infortunistico. Di questi temi si è discusso a lungo
durante la giornata di presentazione del progetto a Potenza, che ha visto anche
la partecipazione di Ester Rizzo, autrice del libro “Camicette bianche - Oltre
l’8 marzo”, che racconta la storia del rogo avvenuto il 25 marzo 1911 a New
York, nella fabbrica di camicie Triangle Waist Company, in cui persero la vita
anche a 38 operaie italiane.
Una via per le
due sorelle lucane vittime del rogo della Triangle.
Tra
loro c’erano anche due sorelle lucane, Giuseppina e Isabella Tortorelli, native
di Armento, in provincia di Potenza. Raccogliendo l’appello lanciato nel 2011
da Ester Rizzo, l’editore Navarra e il Gruppo di toponomastica femminile e
rivolto a tutte le amministrazioni comunali italiane che hanno dato i natali
alle donne le cui storie sono raccontate nel libro, l’amministrazione comunale
ha deciso di intitolare loro una via.
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