Il
prossimo 26 novembre, infatti, il provvedimento arriverà in aula alla Camera e,
una volta approvato, tornerà al Senato
in terza lettura.
Ammortizzatori – Il Governo
sembra intenzionato ad accogliere la richiesta di aumentare le risorse per gli
ammortizzatori sociali da 2 a 3,4
miliardi, includendo nella somma predetta i 700 milioni necessari per la Cig in deroga.
Dette
risorse, inoltre, saranno destinate anche
al finanziamento della cassa integrazione
e della mobilità in deroga. Ciò, tuttavia, induce il timore che le risorse si
esauriscano prima ancora del debutto delle nuove tutele previste in costanza o
dopo la perdita del posto di lavoro per una platea più estesa di beneficiari.
Articolo 18 – Sembra definitivamente
scongiurato il rischio della soppressione dell’articolo 18, anzi, nel testo
della delega dovrebbe essere inserita una norma che estenderà la possibilità di
reintegro, oltre che per i recessi discriminatori, anche in alcuni casi di
licenziamento disciplinare, mentre, per quelli c.d. economici è previsto un indennizzo
monetario certo e crescente in base all'anzianità del dipendente.
Conciliazione
dei tempi di vita e di lavoro – Sul pacchetto delle misure previste dal
Jobs Act in tema di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, è previsto un
rafforzamento del sistema di monitoraggio.
Si
tratta, in particolare, di disposizione che spaziano dall'estensione
dell'indennità di maternità anche alle lavoratrici parasubordinate per le quali
non sono stati versati contributi, al credito d'imposta per le donne
lavoratrici, sia subordinate che autonome, con figli disabili non
autosufficienti.
Revisione dei
contratti –
Uno degli obiettivi principali della delega è quello del riordino delle tipologie
contrattuali esistenti.
Oltre
all’introduzione del contratto unico a tutele crescenti in base all'anzianità
di servizio, previsto per le nuove
assunzioni, il Governo punta ad un riduzione delle altre forme contrattuali, a
partire dai co.co.pro.
Controlli a
distanza -
Le nuove regole sulla disciplina dei
controlli a distanza, non prevedono modifiche di notevole entità.
Nonostante
l’introduzione di un possibile utilizzo delle telecamere o altre strumentazioni
tecnologiche sui luoghi di lavoro, oggi espressamente vietate dallo Statuto dei
Lavoratori, resta inteso che i controlli resteranno limitati ai macchinari.
Mansioni – Il testo attuale
dell’articolo 13 dello Statuto dei Lavoratori prevede che “il
prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato
assunto o a quelle corrispondenti alla categoria superiore che abbia
successivamente acquisito”.
La
delega, invece, attribuisce al legislatore la possibilità di riscrivere la disciplina delle mansioni, contemperando
l'interesse dell'impresa all'utile impiego del personale in caso di processi di
riorganizzazione o ristrutturazione, con l'interesse del lavoratore alla tutela
del posto e della professionalità.
Valerio
Pollastrini
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