Il Ministero competente - allertato da tempo da
Conftrasporto preoccupata che l'intera vicenda, gestita dalla macchina
burocratica, finisse col lasciare a piedi molti autotrasportatori - dovra dare
una risposta.
Quante persone in Italia sanno che per rinnovare la patente
dovranno sottoporsi a un nuovo esame, medico, per constatare se soffrono di
eventuali apnee ostruttive del sonno, conosciute come Osas? Probabilmente
poche, considerato che la notizia del decreto che recepisce la direttiva
comunitaria e impone l'obbligo, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 13 gennaio,
ha trovato scarso spazio sulla stampa. Eppure coinvolge milioni di patentati,
molti dei quali a rischio: secondo la Commissione tecnica europea circa il 20%
degli incidenti stradali è dovuta ai colpi di sonno e la presenza dell'Osas,
oltre a rappresentare una concausa di problemi vascolari e metabolici, fa
dormire male di notte determinando sonnolenza di giorno. Quando milioni di
persone sono al volante. Indispensabile prevenire. Ma come? Nei testi diffusi
esistono difformità, forse causate da errori di traduzione, e alcuni aspetti
restano poco chiari. Chi sosterrà il costo dell'accertamento medico che
richiede l'applicazione, per una notte intera, di un apparecchio da applicare
al viso? Dove avverrà l'esame? Potrà essere fatto a casa, sul Tir, o in ospedale?
Nel caso fosse accertata l'esistenza dell'Osas, che determinerà il rinnovo
della patente solo per un anno, cosa avverrà poi? II dubbio maggiore riguarda
un altro interrogativo: il servizio pubblico è pronto a gestire l'elevato
numero di richieste se i medici decideranno di richiedere la verifica? Domande
alle quali dovrà dare una risposta chiara il ministero competente, allertato da
tempo da Conftrasporto preoccupata che l'intera vicenda, gestita dalla macchina
burocratica, finisse col lasciare a piedi molti autotrasportatori. Che con la
guida ci campano. Perché se è vero che la salute va tutelata, è altrettanto
certo che chi non lavora non solo non fa l'amore, come cantava Celentano, ma
non mangia. E anche in questo caso muore.
Paolo Uggè
Presidente Fai Conftrasporto e vicepresidente Confcommercio
Nessun commento:
Posta un commento