“L’indicatore anticipatore dell’economia rimane positivo a
novembre, sebbene con una intensità più contenuta rispetto ai mesi precedenti,
suggerendo il proseguimento della fase di moderata crescita dell’economia
italiana”. Lo segnala l’Istat nella Nota mensile sull’economia italiana.
In particolare,
sottolinea l’istituto di statistica “le prospettive economiche di famiglie e
imprese appaiono evolvere in maniera differenziata. Per le prime, gli attuali
livelli del clima di fiducia si associano alla crescita del reddito disponibile,
cui contribuisce l’attuale fase di bassa inflazione. “Per le imprese, invece,
non si segnala ancora un generalizzato aumento dei ritmi produttivi in presenza
di un peggioramento del clima di fiducia e una riduzione delle prospettive di
crescita”.
Cammina lentamente la ripresa economica soprattutto per le
imprese. I dati Istat diffusi oggi – sottolinea Confesercenti in una nota –
mostrano infatti una crescita non solo moderata, ma anche a due velocità.
Mentre le famiglie confermano una fiducia ritrovata, legata in particolare
all’aumento del reddito disponibile, dovuto all’andamento dell’inflazione, per
le imprese, soprattutto piccole e medie, le cose vanno diversamente. Le
difficoltà che sono costrette ad affrontare quotidianamente, spesso per evitare
di chiudere i battenti, non sembrano diminuire. Continuano a mancare interventi
capaci di ridurre la pressione fiscale, facilitare l’accesso al credito,
rimettere sul mercato immobili destinati alla locazione per esercizi
commerciali, fermando così la desertificazione dei centri urbani. Ogni anno, da
tempo, siamo costretti a contare le imprese rimaste sul campo con saldi, tra
nuove aperture e cessazioni, che assomigliano sempre più a bollettini di guerra
e danno la dimensione di come stia mutando la struttura della rete commerciale
in Italia. Una mutazione che sta ridisegnando i centri storici di moltissime
città.

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