OGGETTO:
Compatibilità e cumulabilità del lavoro accessorio con
indennità di disoccupazione NASpI. Precisazioni.
Al fine di superare incertezze rappresentate sia delle
strutture territoriali sia dall’utenza si precisa quanto segue.
Ai sensi dell’art. 48,
comma 2 del decreto legislativo n. 81/2015 le indennità di
disoccupazione NASpI e le prestazioni integrative del salario sono interamente
cumulabili con i compensi derivanti dallo svolgimento di lavoro occasionale di
tipo accessorio nel limite complessivo di euro 3.000 per anno civile,
rivalutabile annualmente sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei
prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati.
Per i compensi che superano il predetto limite di 3.000 euro
per anno civile, deve essere applicata la disciplina ordinaria sulla
compatibilità ed eventuale cumulabilità parziale della retribuzione con la
prestazione di disoccupazione.
A detta ipotesi si riferisce la disposizione contenuta al
punto 9.2, 5° capoverso della circolare INPS n. 142 del 2015 secondo la quale
“Il beneficiario dell’indennità NASpI è tenuto a comunicare all’INPS entro un
mese rispettivamente dall’inizio dell’attività di lavoro accessorio o, se
questa era preesistente, dalla data di presentazione della domanda di NASpI, il
compenso derivante dalla predetta attività.”
Ne consegue che nel
caso di compensi da lavoro accessorio
che rientrino nel limite dei 3.000 euro annui, il beneficiario dell’indennità
NASpI non è tenuto a comunicare all’Inps in via preventiva il compenso
derivante dalla predetta attività.
Viceversa, la
suddetta comunicazione andrà resa, prima che il compenso determini il
superamento del predetto limite dei 3.000 euro anche se derivante da più
contratti di lavoro accessorio stipulati nel corso dell’anno, pena la decadenza
dalla indennità NASpI.
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