Presto disponibile la Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze
(GACS)
Il Governo sta per varare le norme che definiscono un
meccanismo di garanzia utile a smaltire i crediti in sofferenza presenti nei
bilanci bancari. La Commissione europea concorda che il meccanismo non prevede
aiuti di Stato.
Lo schema prevede la concessione di garanzie dello Stato
nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione che abbiano come sottostante
crediti in sofferenza.
Lo Stato garantirà
soltanto le tranche senior delle cartolarizzazioni, cioè quelle più sicure, che
sopportano per ultime le eventuali perdite derivanti da recuperi sui crediti
inferiori alle attese. Non si potrà procedere al rimborso delle tranche più
rischiose (junior e mezzanina), se non saranno prima state integralmente
rimborsate le tranche senior garantite dallo Stato.
Le garanzie possono
essere richieste dalle banche che cartolarizzano e cedono i crediti in
sofferenza, a fronte del pagamento di una commissione periodica al Tesoro,
calcolata come percentuale annua sull'ammontare garantito. Il prezzo della
garanzia è di mercato, come riconosciuto anche dalla Commissione europea, che
concorda sul fatto che lo schema non contempli aiuti di Stato. Il prezzo sarà
calcolato prendendo come riferimento i prezzi dei CDS degli emittenti italiani
con un livello di rischio corrispondente a quello dei titoli garantiti. Il
prezzo sarà crescente nel tempo, sia per tenere conto dei maggiori rischi
connessi a una maggiore durata delle note, sia per introdurre nello schema un
forte incentivo a recuperare velocemente i crediti. Il prezzo previsto per i
primi tre anni è calcolato come media del mid price dei CDS a tre anni per gli
emittenti con rating corrispondente a quello delle tranche garantite. Al quarto
e quinto anno il prezzo aumenterà in conseguenza dell'applicazione di un primo
step up (CDS a 5 anni) e del pagamento di una maggiorazione incentivante, a
compensazione del minore tasso pagato per i primi 3 anni. Dal sesto anno in
avanti il prezzo della garanzia sarà pieno (CDS a 7 anni). Per il sesto e
settimo anno sarà anche dovuta una ulteriore maggiorazione incentivante, a
compensazione del minore tasso pagato per i primi 5 anni.
Lo Stato rilascerà la
garanzia solo se i titoli avranno preventivamente ottenuto un rating uguale o
superiore all'Investment Grade, da un'agenzia di rating indipendente e inclusa
nella lista delle agenzie accettate dalla BCE. Il rating sarà rilasciato
applicando i criteri rigorosi che le agenzie sono tenute ad osservare, che
includono: la stima analitica dei flussi di cassa associati al titolo
garantito, la verifica della qualità di tutti i crediti sottostanti, la
percentuale investita nelle tranche che assorbono per prime le perdite, la
capacità operativa del servicer che sarà incaricato del recupero dei crediti.
Le banche saranno tenute a dare l'incarico di recuperare i crediti a un
servicer esterno e indipendente. Questo impedirà che l'azione di recupero sia
frenata da eventuali conflitti di interesse.
La presenza della
garanzia pubblica faciliterà il finanziamento delle operazioni di cessione
delle sofferenze. Questo intervento si aggiunge alle numerose misure approvate
in questi mesi per contribuire al rafforzamento in atto del settore bancario
(trasformazione delle maggiori banche popolari in società per azioni, riforma
delle fondazioni bancarie, semplificazione delle procedure di recupero crediti
e delle procedure di insolvenza per ridurre i tempi, adeguamento allo standard
europeo del trattamento fiscale delle svalutazioni, la prossima riforma delle
banche di credito cooperativo).
Con questo ulteriore
tassello, il complesso degli interventi faciliterà la gestione efficace e
progressiva del residuo elemento di debolezza del settore bancario italiano,
rappresentato dalla concentrazione di crediti deteriorati.
L'intervento non
genererà oneri per il bilancio dello Stato. Al contrario, si prevede che le
commissioni incassate siano superiori ai costi, e che vi sia pertanto
un'entrata netta positiva.
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