Acquistano on line il 48,7% degli italiani che navigano su
internet
Non solo Prada, il mercato del falso in Italia genera un
fatturato di 6,5 miliardi e colpisce soprattutto l'abbigliamento e gli
accessori per 2,2 miliardi, il comparto cd, dvd e software per 1,8 miliardi e i
prodotti alimentari per poco più di un miliardo di euro. E’ quanto afferma la
Coldiretti nel commentare la chiusura del sito che vendeva prodotti con il
marchio clonato Prada, sulla base dei dati Censis e Ministero dello Sviluppo
economico. Si stima che - sottolinea la Coldiretti - se i prodotti contraffatti
fossero realizzati e commercializzati sul mercato legale la produzione
aggiuntiva genererebbe ben 105mila lavoratori regolari occupati a tempo pieno.
Al danno economico ed occupazionale si aggiunge quello di immagine con la
presenza sul mercato di prodotti di imitazione che non hanno le stesse
caratteristiche qualitative di quelli originali ma in alcuni casi, come per i
prodotti alimentari e farmaceutici, i rischi - precisa la Coldiretti -
riguardano anche la salute dei potenziali acquirenti. Gli inganni - continua la
Coldiretti - sono aumentati con la diffusione del commercio on line attraverso
il quale hanno fatto acquisti ben il 48,7% degli italiani con piu’ di 15 anni
che navigano su internet, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat relativi
al 2015. In particolare il 41,9% ha
acquistato biglietti di trasporto o viaggi, il 37,9% abbigliamento, il 33,2%
informatica e tecnologia il 28,8% articoli per la casa, il 28,8% libri e
riviste, il 26,8% film, musica e biglietti per spettacoli, il 13,6% servizi di
telecomunicazione o assicurativi e il 7,3% prodotti alimentari. Dalla Daniele
mortadella prodotta negli Usa dove si vende addirittura il kit per preparare il
Parmigiano ma anche il Chianti bianco svedese o il vino in polvere per ottenere
in poche settimane il Barolo confezionato in Canada sono alcuni degli orrori
che si possono in rete e acquistati con il commercio on line, secondo quanto
emerso dal Rapporto Agromafie elaborato da Coldiretti, Eurispes, e Osservatorio
sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare dal quale si
evidenzia che la Rete, viene usata spesso come porto franco e diviene uno dei
canali ideali per la diffusione dell’Italian sounding. Ecco allora in vendita
su Internet il kit per il vino liofilizzato “Fai da te” con false etichette dei
migliori vini Made in Italy, ma anche il kit per il falso Parmigiano Reggiano,
il falso Pecorino Romano ed altri celebri formaggi nostrani come la mozzarella,
la ricotta e l’asiago. Tra gli alimenti per i quali si riscontrano frodi più
frequenti ci sono i prodotti tipici della tradizione locale e regionale (32%),
i prodotti Dop e Igp (16%) ed i semilavorati (insaccati, sughi, conserve,
ecc.,12%). Tra le categorie contraffatte il primato negativo spetta ai formaggi
Dop; seguono le creme spalmabili e i salumi. I Nuclei Antifrodi dei Carabinieri
- conclude la Coldiretti - hanno individuato 70 diverse tipologie di prodotti
alimentari contraffatti in vendita sulla Rete.
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