Il volume - edito dall’Istituto e consultabile sul web -
ripercorre attraverso una emozionante galleria di scatti, i momenti più
significativi della straordinaria esperienza umana e sportiva che ha visto
trionfare tre anni fa la squadra italiana tra i protagonisti dei Giochi estivi
nella capitale britannica
ROMA – “Londra 2012 - Inspire a generation” è un libro fotografico
dedicato alle Paralimpiadi di Londra che ripercorre, attraverso un’emozionante
galleria di immagini, la straordinaria esperienza umana e sportiva vissuta tre
anni fa dalla squadra paralimpica italiana nella capitale britannica. Il volume
di Michelangelo Gratton e Roberto Serratore, realizzato insieme a David Joyner
e Edward Thomas ed edito da Inail, è da alcuni giorni online sul sito
dell’Istituto.
Un “bottino” di 28
medaglie e 5 record mondiali.
A fianco alle storie e alle immagini degli atleti che hanno
conquistato per l’Italia 28 medaglie e cinque record mondiali, il libro
raccoglie anche estratti di articoli di giornale sulle Paralimpiadi, un evento
che negli ultimi anni è sempre più vicino ai Giochi Olimpici per popolarità,
successo e numero di Paesi partecipanti. Tra questi spicca senza dubbio
l'Italia che, alle Paralimpiadi di Londra 2012, ha schierato una delegazione di
99 atleti concorrenti in 13 discipline. L’interesse degli azzurri per i giochi
paralimpici affonda, del resto, le sue radici nel passato: a partire dal 1960,
quando a Roma – in seguito ai Giochi Olimpici estivi – si svolsero le prime
Paralimpiadi ufficiali della storia, realizzate grazie all’impegno e alla
volontà di Antonio Maglio, il “pioniere” della riabilitazione e fondatore del
Centro Paraplegici dell'Inail di Villa Marina, a Ostia.
De Felice: “Lo sport
strumento straordinario per il reinserimento sociale”.
“Gli aspetti che fanno delle Paralimpiadi un evento di
grande importanza sono numerosi - sottolinea il presidente dell’Inail Massimo
De Felice nella presentazione al libro - a cominciare, ovviamente, dalla
capacità di dare visibilità e sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alla
condizione delle persone con disabilità”. E a proposito dello sport come risorsa
per l’inclusione sociale, valore che l’Istituto sostiene e promuove attraverso
la sua attività istituzionale e di cui questo libro è una testimonianza, De
Felice aggiunge: “La pratica sportiva è uno strumento straordinariamente
efficace per il reinserimento sociale”.
Malagò: “Non solo la
storia di un trionfo sportivo”.
Il volume è, infatti, il più recente di una collana che ha
come filo conduttore lo sport paralimpico, inaugurata con “Il mito e la
passione (Atene 2004)”, a cui sono seguiti “Neve ghiaccio e emozioni” (Torino
2006), “Un mondo un sogno” (Pechino 2008) e “Rinascere per vincere” (Vancouver
2010). “Questo libro è la storia non solo di un trionfo sportivo, come
raccontano le 28 medaglie e i cinque record mondiali, ma soprattutto di una
vicenda umana dai tratti straordinari – commenta il presidente del Coni
Giovanni Malagò, nelle pagine introduttive del volume – Londra 2012 ha
rappresentato davvero lo spartiacque, per il movimento paralimpico, quanto a
legittimazione, livello di performance, eco mediatica e spettacolarità”.
Pancalli: “Londra ha
ispirato una generazione, insegnandoci che tutto è possibile”.
Del particolare valore di cui i Giochi di Londra sono stati
espressione è convinto anche il presidente del Comitato italiano paralimpico
(Cip) Luca Pancalli che, nell’introduzione al libro, osserva: “Londra ha
rappresentato l’anno zero per il paralimpismo mondiale, il punto dal quale non
si può tornare indietro se vogliamo continuare a coltivare l’idea di uno sport
che sia uno e uno solo. Londra, in quell’occasione, ha ispirato una generazione
e ci ha insegnato che tutto è possibile e che lo sport va vissuto in una
maniera sola, quella cioè, di chi lo ama incondizionatamente e a tutti i
livelli”.
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