“Informativa e
valutazione nella crisi d’impresa”: è il titolo di un documento messo a punto
dal Consiglio nazionale dei commercialisti, nato con la finalità di superare i
limiti tuttora presenti, secondo la categoria, nella definizione di crisi
d’impresa.
“Abbiamo ritenuto necessario predisporre questo documento –
spiega il presidente nazionale della categoria, Gerardo Longobardi - in
considerazione della crescente attenzione dimostrata negli ultimi anni dal
legislatore per la disciplina delle procedure concorsuali, tanto da istituire
una Commissione ministeriale di esperti per la riforma organica della materia e
tanto da intervenire con continue modifiche sulla legge fallimentare”. Al fine
di fornire un’indicazione precisa degli elementi economico-aziendali
qualificanti l’informativa e la valutazione della crisi d’impresa, “nel
documento - spiega ancora Longobardi - abbiamo evidenziato le possibili
conoscenze che gli operatori o i soggetti che hanno rapporti con un’impresa in
difficoltà possano acquisire circa il suo reale rischio di default”.
Anche perché, come spiega il Consigliere nazionale delegato
alla materia, Raffaele Marcello, nel mondo degli aziendalisti c’è “opacità
nella definizione di “crisi d’impresa” e, ancora più, c’è carenza di conoscenze
da parte dei soggetti che non hanno dimestichezza con la gestione dinamica
aziendale, sia sotto il profilo della governance di aziende in bonis che
possano presentare tensione finanziaria, sia sotto quello dei dati informativi
finanziari e di bilancio che permettono una rilevazione dei vari stadi di crisi
che possono caratterizzare la vita, anche ordinaria, delle imprese”.
Il documento del Consiglio nazionale, afferma ancora
Marcello, “indica dunque le linee di indirizzo per i commercialisti che
svolgono la propria attività in contatto con l’imprenditore, al fine di tentare
una qualificazione della crisi aziendale, che ne consenta anche il monitoraggio
e l’emersione, fornendo un eventuale paragone del concetto aziendalistico di crisi
alla possibile definizione giuridica di crisi d’impresa e insolvenza attuale e
in chiave prospettica”.
“I lavori della “Commissione Rodorf”, istituita dal Ministro
della Giustizia – commentano i consiglieri nazionali Felice Ruscetta e Maria
Rachele Vigani, anch’essi delegati alla materia, fanno emergere la volontà di
prevedere normativamente la definizione di crisi e di insolvenza, cosa che può
risultare utile per chiarire e garantire la migliore applicazione del diritto
concorsuale. Ma va evitato il rischio che la definizione giuridica sia
nuovamente inidonea ad esprimere concetti e situazioni non sempre univocamente
identificabili”.
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