Si preannuncia un gettito molto più alto per i contribuenti
rispetto a quello prodotto lo scorso anno dalla tassa sulla casa. Sembra che i
Comuni possano applicare anche nel 2016 un'addizionale dello 0,8 per mille per
la Tasi sulle seconde case. La misura troverebbe conferma nella bozza della
Legge di Stabilità 2016, il cui testo definitivo è ancora al vaglio del
Parlamento. Il prelievo sugli immobili salirebbe, quindi, al limite massimo
consentito, l'11,4 per mille, se all'imposta sulla casa si aggiunge anche
l'Imu. Ora che le prime abitazioni sembrano esentate dalla Tasi, i Comuni
potranno rifarsi applicando l'addizionale senza particolari vincoli, oltre a
quello di rispettare il tetto massimo.
La bozza, riveduta e
corretta più volte, della manovra finanziaria sembrerebbe riportare Tasi e Imu
solo sulle prime case di lusso (categorie A1, A8, A9). La Tasi non dovrebbe più
essere pagata dagli inquilini a meno che l’immobile non costituista abitazione
principale. Al contrario, i proprietari che affittano un’abitazione dovranno
pagare la quota di Tasi stabilita dal Comune, con un tasso variabile dal 70% al
90%. Nei Comuni in cui la Tasi non è stata stabilita, invece, i locatori
pagheranno il 90% del tributo.
Nessun commento:
Posta un commento