I lavoratori Italiani o comunitari disponibili a prestare la
loro opera nei paesi extracomunitari alle dipendenze di imprese italiane, non
devono più essere preventivamente autorizzati dal Ministero del Lavoro.
A prevederlo è l’articolo 18 del DLgs n.151/15 che attua il
Jobs Act.
Si liberalizza di fatto la circolazione della manodopera
anche al di fuori dei confini UE, abrogando la norma che prevedeva una
preventiva serie di adempimenti in capo ai lavoratori ed alle aziende
interessate ad assumere o a trasferire all’estero lavoratori italiani o
comunitari.
Il DLgs. abroga l’art 1 c. 4 del decreto-legge n. 317/87 (convertito in legge
n.398/87) che prevedeva l’obbligo di iscrizione dei lavoratori in apposita
lista di collocamento tenuta dall'ufficio regionale del lavoro del luogo di
residenza, il quale rilasciava il nulla osta all'assunzione che poteva avvenire
con richiesta nominativa.
La norma, inoltre, sostituisce integralmente l’art. 2, che
disciplinava il complesso iter da seguire per ottenere l’autorizzazione, con
una elencazione delle condizioni minime da garantire ai suddetti lavoratori
tali da parificarne il trattamento con quelli impiegati in Italia, nonché
agevolarne la permanenza all’estero.
Viene abrogato di conseguenza anche l’art. 2-bis che prevedeva
le sanzioni per il mancato rispetto delle procedure ed il regolamento recante
semplificazione del procedimento di autorizzazione all'assunzione o al
trasferimento in Paesi non aderenti all'Unione europea di lavoratori italiani.
La Direzione Generale per le politiche attive, i servizi per
il lavoro e la formazione, del Ministero del Lavoro, ha inviato, alle proprie
Direzioni Interregionali del Lavoro (DIL), la nota n. 20578 del 30 settembre
2015, con la quale evidenzia l’abrogazione della normativa in materia di
autorizzazioni al lavoro all’estero (previste dal combinato della Legge 398/87
e del DPR 346/94 come modificato da DPR 247/97).
In tale nota si afferma che tale liberalizzazione avverrà
con riferimento anche alle istanze presentate prima dell’entrata in vigore del
decreto legislativo (24 settembre 2015), ed ancora in corso di istruttoria.
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