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lunedì 3 agosto 2015

Mise - Pubblicato il rapporto di monitoraggio delle misure a favore delle PMI

Ministero dello Sviluppo Economico, Comunicato Stampa del 31 luglio 2015  

È stata pubblicata oggi sul sito del ministero dello Sviluppo economico la sesta edizione del Rapporto di monitoraggio delle iniziative e misure a favore delle MicroPMI adottate in attuazione dello Small Business Act (SBA). Il Rapporto, indicato dalla Commissione europea come esempio di “buona pratica”, è stato predisposto dalla Direzione Generale per la politica industriale, la competitività e le PMI.

Il Rapporto fornisce uno sguardo di insieme sulle principali misure adottate nel corso del 2014 e su quelle approvate nel corso del primo semestre di quest’anno. Emerge, in particolare, il ruolo rilevante delle policy orientate al rilancio degli investimenti produttivi - soprattutto votati all’innovazione - quelle dirette alla modernizzazione della finanza d’azienda e quelle volte al rafforzamento della proiezione internazionale del tessuto produttivo.

Sono presenti approfondimenti tematici sui Contratti di rete, sul Fondo di Garanzia per le PMI e sulla “Nuova Sabatini”: tre strumenti di politica industriale largamente utilizzati dalle imprese italiane.

Uno specifico focus è dedicato all’ecosistema delle startup innovative, data l’importanza crescente assunta dall’innovazione e dalla nuova imprenditorialità come driver fondamentale per la crescita economica e occupazionale. Trova anche spazio l’illustrazione dei principali risultati dell’indagine condotta dal Ministero dello Sviluppo Economico su un campione rappresentativo di 1.000 MicroPMI, finalizzata ad evidenziare il grado di conoscenza delle imprese sulle principali misure di politica industriale, le loro condizioni di liquidità e di accesso al credito.

Infine, negli Allegati sono riportate tutte le principali misure messe in campo dal Governo nel corso del periodo preso in esame, mettendo in luce per ciascuna la corrispondenza con uno o più dei 10 principi dello SBA e, a cura della Commissione Attività Produttive della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, si propone, con la medesima articolazione per principi, una serie di best practice adottate dalle Regioni italiane a sostegno delle MicroPMI.

Inps - Cessazione dei benefici contributivi in favore dei datori di lavoro che assumono lavoratori frontalieri italiani in Svizzera

Inps, Messaggio n.5147 del 3 agosto 2015

OGGETTO: 
Cessazione dei benefici contributivi, connessi all’operatività della legge 5 giugno 1997, n. 147, in favore dei datori di lavoro che assumono lavoratori frontalieri italiani in Svizzera.

La legge 5 giugno 1997, n. 147, recante “Norme in materia di trattamenti speciali di disoccupazione in favore dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera rimasti disoccupati a seguito della cessazione del rapporto di lavoro”, all’articolo 4 prevede, tra l’altro, la possibilità che detti lavoratori - cui è stato  riconosciuto il diritto al trattamento in questione - possano richiedere l'iscrizione nelle liste di mobilità ex lege 23 luglio 1991, n. 223, con conseguente operatività, in caso di loro assunzione, degli incentivi contributivi previsti dagli articoli 8, c, 2 o 25, c. 9 della medesima legge .

L'Accordo di Berna – da cui traeva origine la disciplina speciale di cui trattasi -  ha cessato i suoi effetti nel giugno del 2009 e il mancato rinnovo ha caducato di fatto gli effetti della legge n. 147/1997.

Va, peraltro, osservato che, in relazione a quanto stabilito dalla decisione dell'Unione Europea n. 1/2012 e dell'adozione  successiva di taluni regolamenti comunitari sul sistema di sicurezza sociale validi anche per la Svizzera, a decorrere dal 1 aprile 2012, la tutela dei lavoratori frontalieri è stata garantita attraverso l’erogazione, fino al 31 dicembre 2012, dell’indennità di disoccupazione ordinaria, dal 1° gennaio 2013, tramite ASpI e mini ASpI e, dal 1°maggio 2015, della NASpI.

In relazione ai citati sviluppi normativi e, in particolare, in conseguenza dell’uscita di scena dell’impianto legislativo di riferimento, che consentiva l’iscrivibilità nelle liste di mobilità dei lavoratori frontalieri titolari del particolare trattamento di disoccupazione di cui alla citata legge 147/97, deve considerarsi esaurita la previsione dell’incentivo connesso al disposto di cui all’articolo 4, c. 4 della medesima legge (benefici contributivi ex lege 223/91).

Parallelamente, non sono più operative le istruzioni contenute nella circolare n. 68 del 23 marzo 1998.

Mef - A luglio fabbisogno del settore statale a 2,2 miliardi

Mef, Comunicato Stampa n.162 del 3 agosto 2015

A luglio fabbisogno del settore statale a 2,2 miliardi

Netto miglioramento nel periodo gennaio-luglio 2015 rispetto allo stesso periodo 2014

Nel mese di luglio 2015 si è realizzato un fabbisogno pari, in via provvisoria, a circa 2.200 milioni, che si confronta con un fabbisogno di 1.620 milioni del corrispondente mese del 2014. Nei primi sette mesi dell’anno il fabbisogno del settore statale si attesta a circa 23.900 milioni, con un miglioramento di circa 19.200 milioni rispetto a gennaio-luglio 2014. Al risultato del periodo hanno contribuito anche alcune operazioni di carattere straordinario, fra le quali, nello scorso anno, il pagamento ESM e l’accelerazione dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni e, per l’anno in corso, il riversamento in Tesoreria delle giacenze liquide delle Camere di Commercio. Al netto delle operazioni di carattere straordinario, il miglioramento del fabbisogno appare in linea con la riduzione dell’indebitamento netto tra il 2014 e il 2015 indicata nel DEF.

Il leggero peggioramento del fabbisogno nel mese di luglio rispetto allo stesso mese dell’anno precedente è stato determinato da maggiori pagamenti delle amministrazioni, principalmente legati a rimborsi ai contribuenti. Gli incassi fiscali hanno invece registrato un aumento legato anche agli effetti dell’autoliquidazione.

Gli interessi sul debito pubblico sono risultati in diminuzione rispetto a quelli pagati a luglio 2014.

Il miglioramento del fabbisogno dei primi sette mesi dell’anno è dovuto, oltre alle citate operazioni straordinarie, ai maggiori incassi, in particolare di natura fiscale e ai minori pagamenti delle amministrazioni centrali, inclusi i contributi netti all’Unione Europea.

Confcommercio su forze lavoro: instabilità dovuta a permanere fragilità ripresa

Confcommercio, Comunicato Stampa del 31 luglio 2015

Il ridimensionamento rilevato nel numero di occupati rappresenta un preoccupante segnale della fragilità della ripresa e delle difficoltà di innescare, nel breve periodo, il processo di crescita, nuova occupazione, maggiore reddito e consumi in grado di garantire uno sviluppo duraturo nel tempo.

Va, comunque, sottolineato che alla luce anche di quanto emerge da altre indicazioni sul mercato del lavoro (Inps, Ministero) è presumibile che questo stop sia solo sintomatico di un periodo di transizione legato alla trasformazione di posizioni già esistenti ed alla minore richiesta di ore di cig. Bisognerà, dunque, attendere almeno l'autunno per valutare quali sono i reali effetti la ripresa sul mercato del lavoro: questo il commento di Confcommercio alle stime provvisorie degli occupati e dei disoccupati diffuse oggi dall'Istat.

Pubblicati i dati relativi ai tassi di assenza e presenza del personale Inps –giugno 2015

Inps, News del 3 agosto 2015

Sono consultabili nella sezione Amministrazione Trasparente i dati relativi alla rilevazione dei tassi di assenza del personale Inps, riferiti a giugno 2015.

La rilevazione è stata effettuata considerando tutte le tipologie di assenza, comprese le ferie e le festività soppresse, con esclusione dei recuperi di prestazioni, eccedenti l'orario ordinario, non retribuite.

-         Vai alla rilevazione:

Istat – Dati provvisori sui prezzi al consumo

Istat, comunicato stampa del 31 luglio 2015

Nel mese di luglio 2015, secondo le stime preliminari, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,1% su base mensile mentre, come a giugno, aumenta dello 0,2% su base tendenziale.

La stabilità dell'inflazione è dovuta a dinamiche differenziate per le diverse tipologie di prodotto: l'attenuazione del calo tendenziale dei prezzi degli Energetici regolamentati (-1,0%, da -3,6% di giugno) e l'accelerazione della crescita su base annua di quelli di alcune tipologie di servizi bilanciano le spinte al ribasso dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-8,6%, da -7,2% del mese precedente) e degli Alimentari non lavorati (+1,6%, da +2,1% di giugno).

Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'"inflazione di fondo" sale allo 0,8% (era +0,6% a giugno); stabile l'inflazione al netto dei soli beni energetici (+0,8%).

Il calo su base mensile dell'indice generale è da ascrivere principalmente alla diminuzione dei prezzi della Frutta fresca (-8,2%) e dei Vegetali freschi (-7,3%) - su cui incidono fattori di natura stagionale - e degli Energetici regolamentati (-0,4%) e non regolamentati (-0,7%); a contenere la contrazione è il rialzo dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,9%), anch'essi influenzati da fattori stagionali.

L'inflazione acquisita per il 2015 è pari a +0,1% (era +0,2% a giugno).

Rispetto a luglio 2014, i prezzi dei beni fanno registrare una flessione pari a quella rilevata a maggio e a giugno (-0,3%), mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi sale allo 0,8% (da +0,7% di giugno). Di conseguenza, rispetto a giugno 2015, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni aumenta di un decimo di punto percentuale.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,9% su base mensile e crescono dello 0,7% su base annua (da +0,8% del mese precedente).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto diminuiscono dello 0,5% in termini congiunturali e dello 0,1% nei confronti di luglio 2014 (dal +0,2% di giugno).

Secondo le stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dell'1,9% su base mensile e aumenta dello 0,4% su base annua, in accelerazione dal +0,2% di giugno. La flessione congiunturale è in larga parte dovuta ai saldi estivi dell'abbigliamento e calzature, di cui l'indice NIC non tiene conto

-         Prossima diffusione: 11 Agosto 2015

Ministero del Lavoro - Accordo quadro "scuole belle", confermato l'impegno del Governo

Ministero del Lavoro, Comunicato Stampa del 31 luglio 2015

Dichiarazione della Sottosegretaria Teresa Bellanova

"Bene l'accordo, garantita la continuità del reddito di lavoratrici e lavoratori e confermato l'impegno del governo sul programma scuole belle".

Così la Sottosegretaria al lavoro Teresa Bellanova in merito all'accordo quadro tra il governo, le organizzazioni sindacali e le aziende impegnati nel programma "scuole belle", firmato ieri, 30 luglio, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. 

"Ieri è stato confermato l'impegno del governo a garantire le risorse finanziarie necessarie al completamento del programma "scuole belle", con la previsione di un importo complessivo pari a 170 milioni di euro.  Con l'obiettivo di garantire la continuità reddituale delle lavoratrici e dei lavoratori – continua Bellanova - il Ministero del lavoro e delle politiche sociali – insieme al Ministero per l'istruzione, l'Università e la Ricerca - si è impegnato a convocare, entro la  prossima settimana,  un incontro con le parti sociali, per esaminare l'eventuale ricorso a un accordo di cassa integrazione guadagni in deroga per le sospensioni che si sono verificate a partire dallo scorso 1° luglio. A settembre, sempre insieme al Miur, convocheremo il tavolo di monitoraggio per verificare l'attuazione del programma e il complessivo stato dell'arte. L'ultimo punto d'accordo importante – conclude la Sottosegretaria -  è il tavolo di verifica che abbiamo deciso di convocare entro la fine del 2015, perché questo governo intende esaminare e seguire con attenzione le problematiche sociali e occupazionali delle lavoratrici e dei lavoratori LSU e degli "appalti storici".    

Inps – Ulteriori chiarimenti sulla nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (Naspi)

Inps, News del 3 agosto 2015

In merito alla nuova indennità di disoccupazione Naspi, sono stati forniti chiarimenti di carattere amministrativo e operativo, con la circolare n. 142 del 29 luglio 2015, su aspetti specifici non disciplinati dalla precedente circolare 94.

Per quanto riguarda il licenziamento con accettazione dell'offerta di conciliazione e il licenziamento disciplinare si precisa che sono da intendersi quali ipotesi di disoccupazione involontaria e pertanto ai lavoratori licenziati che rientrano in queste ipotesi è riconosciuta l’indennità Naspi.

Nella circolare 142 sono contenute inoltre istruzioni utili sul procedimento di calcolo della durata della prestazione, sulla sua compatibilità con lo svolgimento di lavoro accessorio, di lavoro intermittente, di lavoro all’estero e con l’espletamento di cariche pubbliche elettive e non elettive.

-         Circolare 142 del 29 luglio 2015:

CGIA Mestre – Crollati gli investimenti: - 109 miliardi

CGIA Mestre, Comunicato Stampa del 25 luglio 2015

Secondo i dati elaborati dall’Ufficio studi della CGIA, tra il 2007 e il 2014 l’ammontare complessivo degli investimenti al netto dell’inflazione è sceso di ben 109,4 miliardi di euro, pari, in termini percentuali, a una diminuzione di 29,7 punti. Nessun altro indicatore economico ha registrato una contrazione percentuale così ampia.

L’andamento delle spese produttive
I settori che hanno subito i contraccolpi più significativi sono stati quelli relativi ai mezzi di trasporto (autoveicoli, automezzi aziendali, bus, treni, aerei, etc.), in flessione del 43,4 per cento (-10,9 miliardi di euro), i fabbricati non residenziali (capannoni, edifici commerciali, opere pubbliche, etc.), con un calo del 38,6 per cento (-39,1 miliardi) e le abitazioni. Nello specifico, l’edilizia residenziale ha fatto segnare una variazione negativa del 31,6 per cento (-31,7 miliardi). Pesanti anche le cadute subite dal settore informatico, con una riduzione pari a -30,1 per cento(-1,9 miliardi), da quello degli impianti e dei macchinari (che non include i mezzi di trasporto, i computer/hardware e le telecomunicazioni), che ha registrato una variazione negativa del 29,3 per cento (-25,4 miliardi), e dei software, che presentano una flessione del 10,8 per cento (-2,4 miliardi).

Diversamente, le uniche tipologie di investimenti che non hanno risentito della crisi sono state quelle riconducibili alla ricerca e allo sviluppo (+8,1 per cento) e alle telecomunicazioni (+10,6 per cento). Se nel primo caso l’aumento in termini assoluti è stato pari a 1,5 miliardi di euro, nel secondo caso la variazione positiva è stata di 598 milioni di euro.

Il trend per settore istituzionale
L’Amministrazione pubblica è il settore istituzionale che in misura superiore agli altri ha tagliato di più. Sempre nel periodo tra il 2007 e il 2014, la contrazione in termini reali degli investimenti nella Pa è stata del 30,8 per cento. Seguono le famiglie consumatrici (-29,9 per cento), le imprese (29,5 per cento) e le società finanziarie (-23,3 per cento). La CGIA ricorda che, posto pari a 100 il totale degli investimenti nominali in Italia nel 2014, oltre il 60 per cento era riconducibile alle imprese e un altro 24 per cento circa alle famiglie consumatrici.

Confindustria - Delega fiscale: i decreti attuativi in materia di certezza del diritto e fatturazione elettronica

Confindustria, Nota del 3 agosto 2015

Il Consiglio dei Ministri del 31 luglio u.s. ha approvato, in via definitiva, due decreti legislativi attuativi della delega fiscale, in materia di certezza del diritto nei rapporti tra Fisco e contribuenti (Atto Governo n. 163-bis) e fatturazione elettronica (Atto Governo n. 162-bis).

La versione definitiva del decreto legislativo in materia di certezza del diritto nei rapporti tra Fisco e contribuenti recepisce le osservazioni delle Commissioni parlamentari.

In particolare, rispetto ai testi approvati in prima lettura dal CdM dello scorso 21 aprile, si segnalano le seguenti novità:

- con riferimento ai termini di accertamento, il decreto contiene una disposizione a tutela dei contribuenti secondo cui, nel caso di reati tributari, il raddoppio dei termini di accertamento opera solo se la denuncia all'autorità giudiziaria da parte dell’Amministrazione finanziaria sia inviata entro i termini ordinari dell’accertamento (entro il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione o, in caso di presentazione omessa o nulla, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo).

Il nuovo testo della norma, inoltre, include espressamente nel concetto di Amministrazione finanziaria anche la Guarda di Finanza.

Ai fini di una maggiore chiarezza sulla decorrenza delle nuove disposizioni, il decreto precisa che gli avvisi di accertamento, i provvedimenti che irrogano sanzioni amministrative tributarie e gli altri atti impugnabili con i quali l'Agenzia delle Entrate fa valere una pretesa impositiva o sanzionatoria notificati alla data di entrata in vigore del decreto seguiranno le previgenti regole. La norma precisa, inoltre, che sono fatti salvi gli effetti degli inviti a comparire notificati alla data di entrata in vigore del decreto, nonché dei processi verbali di constatazione dei quali il contribuente abbia avuto formale conoscenza entro la stessa data, a condizione che i relativi atti recanti la pretesa impositiva o sanzionatoria siano notificati entro il 31 dicembre 2015;

- con riferimento alle norme sull'abuso del diritto, la nuova formulazione del decreto, consente al contribuente di presentare un’istanza di interpello all’Agenzia delle Entrate per ottenere un parere circa la configurabilità della fattispecie di “abuso del diritto”. L'istanza può essere proposta anche dopo la realizzazione dell'operazione, purché entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi o di versamento delle imposte legate all'operazione stessa;

- in materia di voluntary disclosure, sono introdotte nuove disposizioni che prevedono che si possa accedere alla procedura di collaborazione volontaria e, quindi, beneficiare della riduzione delle sanzioni amministrative tributarie e della non punibilità penale, anche con riferimento ad attività e imposte riferite ad annualità per le quali siano scaduti i termini per l’accertamento fiscale.

La nuova versione del decreto legislativo in materia di fatturazione elettronica e di trasmissione telematica dei corrispettivi si segnala, in particolare, per le seguenti novità:

- estensione anche alle attività di conservazione sostitutiva del servizio gratuito reso disponibile dall'Agenzia delle Entrate: nel dettaglio, sarà possibile, previa opzione, utilizzare il servizio gratuito messo a disposizione dall'Agenzia delle Entrate a partire dal 1° luglio 2016, per la predisposizione dei file contenenti i dati e per l'invio e la conservazione delle fatture elettroniche; inoltre, il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze con il quale sono individuate le categorie di soggetti per le quali viene messo a disposizione il servizio di generazione, trasmissione e conservazione di cui all'articolo 4, comma 2 del DM n. 55 del 2013, sarà adottato previa consultazione delle associazioni di categoria;

- per quanto riguarda i soggetti passivi che effettuano cessioni di beni tramite distributori automatici, la nuova versione del decreto prevede l'adozione di soluzioni che consentano di non incidere sull'attuale funzionamento degli apparecchi distributori e di garantire, nel rispetto dei normali tempi di obsolescenza e rinnovo degli stessi, la sicurezza e la inalterabilità dei dati dei corrispettivi acquisiti dagli operatori;

- per quanto concerne le agevolazioni riservate ai soggetti passivi IVA che optino per la trasmissione telematica delle fatture in formato elettronico e dei corrispettivi giornalieri, la versione definitiva del decreto prevede, in aggiunta all'esonero già previsto in materia di “spesometro”, comunicazioni “black-list” e modelli relativi agli acquisti intracomunitari, l'esclusione dall'obbligo di comunicazione dei dati relativi ai contratti stipulati dalle società di leasing, di locazione e noleggio, nonché degli acquisti dalla Repubblica di San Marino.

Confcommercio su inflazione: dato in linea con andamenti stagionali

Confcommercio, Comunicato del 31 luglio 2015

Il calo dell'inflazione rilevato a luglio, il primo dopo quattro mesi, è un dato fisiologico che non suscita al momento preoccupazioni sul possibile ritorno del nostro paese in deflazione. Gran parte della diminuzione è, infatti, derivata dal calo degli alimentari freschi, elemento consueto nel mese di luglio, ed in linea con le dinamiche rilevate a monte: questo il commento dell'Ufficio Studi Confcommercio alle stime dei prezzi diffuse oggi dall'Istat.

Sul canale Inps di Youtube il video che permette di simulare la propria pensione

Inps, News del 3 agosto 2015

E’ presente sul canale YouTube il video esplicativo di “La mia pensione” il nuovo servizio di Inps che permette di simulare quella che sarà presumibilmente la pensione che si  riceverà al termine della propria attività lavorativa.

-         Vai al video:

Consulenti del Lavoro - Ravvedimento operoso: dal 2015 le sanzioni si riducono

Consiglio Nazionale Consulenti del Lavoro, Nota del 3 agosto 2015

La Legge di Stabilità ha profondamente innovato la disciplina del ravvedimento operoso, determinando un sostanziale cambiamento dell’assetto originario dell’istituto. In particolare, al fine di migliorare il rapporto tra Fisco e contribuente, il ravvedimento operoso è stato rimodulato ampliando termini e modalità per la sua applicazione.

Prima dell’entrata in vigore della Legge n.190/2014, il contribuente poteva ricorrere al ravvedimento operoso, entro un anno dall’omissione o dall’errore e soltanto nel caso in cui la violazione non fosse stata già contestata o comunque non fossero iniziati accessi, verifiche e ispezioni da parte del Fisco, secondo le tre forme: sprint, con una sanzione dello 0,2%; breve, con una sanzione del 3%; lungo, con una sanzione del 3,75%.

Con le modifiche della Legge di Stabilità 2015, le cause ostative all’utilizzo del ravvedimento operoso vengono limitate al solo caso in cui al contribuente venga notificato un atto di liquidazione o un avviso di accertamento. In pratica, può essere utilizzato dal contribuente per regolarizzare le violazioni commesse in materia di tributi amministrativi, a prescindere dalla circostanza che la violazione sia già stata constatata o che siano iniziati accessi, ispezioni o verifiche.

Lo schema delle sanzioni diventa quindi:

-          0,2%: se si procede al ravvedimento entro il 14° giorno successivo alla violazione;

-          3% (1/10 del minimo): se si procede al versamento entro 30 giorni dalla data dell’omissione;

-          3,3% (1/9 del minimo): se la regolarizzazione avviene entro il 90° giorno successivo al termine per la presentazione delle dichiarazione, ovvero dall’omissione o dall’errore;

-          3,75% (1/8 del minimo): se la regolarizzazione avviene entro il termine per la presentazione delle dichiarazione relativa all’anno nel corso del quale è stata commessa la violazione, ovvero entro 1 anno dall’omissione o dall’errore;

-          4,2% (1/7 del minimo): se la regolarizzazione avviene entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno successivo a quello in corso, ovvero entro 2 anni dall’omissione o dall’errore;

-          5% (1/5 del minimo): se la regolarizzazione avviene dopo la constatazione della violazione (con alcune eccezioni), ovvero oltre 2 anni dall’omissione o dall’errore.

Resta fermo che, oltre al versamento dell’imposta e delle sanzioni, il contribuente dovrà versare anche gli interessi di mora, calcolati al tasso legale annuo, a partire dal giorno in cui il versamento avrebbe dovuto essere effettuato e sino al giorno di effettivo versamento.

Garanzia Giovani: sono oltre 142.000 i giovani avviati ad almeno una delle misure previste dal programma

Ministero del Lavoro, Comunicato Stampa del 31 luglio 2015

Continua la crescita del numero dei giovani presi in carico e quello dei giovani ai quali è stata offerta un'opportunità concreta tra quelle previste dal programma Garanzia Giovani. Al 30 luglio 2015, i presi in carico sono 408.429, 8.810 in più rispetto alla settimana scorsa, con un incremento del 10,1% nelle ultime quattro settimane; tra questi, sono 142.523 quelli cui è stata proposta almeno una misura del programma, con un incremento, nelle ultime quattro settimane, del 15%.

Cresce, settimana dopo settimana, anche il numero dei giovani che si registrano al programma. I 699.329 registrati al 30 luglio (oltre 10.000 in più della scorsa settimana), confermano, con un incremento del 7,1% nelle ultime quattro settimane, il dato di un'attenzione costante al programma da parte dei giovani.

Il Report può essere consultato sul sito di Garanzia Giovani all'indirizzo:

Inail - Riduzione dei premi per gli artigiani - Annualità 2015

Inail, Determinazione n.272 del 20 luglio 2015

Legge 27 dicembre 2006, n. 296 - Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007) - Art.1, commi 780 e 781: riduzione dei premi per gli artigiani - Annualità 2015

Determina

di stabilire la riduzione spettante alle imprese artigiane che non hanno avuto infortuni nel biennio 2013/2014, in misura pari al 8,16% dell'importo del premio dovuto per il 2015.

La presente determinazione sarà inviata al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l'adozione del provvedimento di competenza.