L’Italia e la Svizzera hanno parafato oggi un accordo
sull’imposizione dei lavoratori frontalieri, unitamente ad un protocollo che
modifica le relative disposizioni della Convenzione contro le doppie
imposizioni. Il testo relativo ai lavoratori frontalieri concretizza uno dei
principali impegni assunti dai due Stati nella “roadmap” firmata nel febbraio
2015. Il nuovo accordo, che sostituirà quello del 1974, non è stato ancora
firmato da parte di entrambi i governi né approvato dai rispettivi parlamenti.
L’accordo è stato parafato dai negoziatori di entrambi gli
Stati a Berna e a Roma. Il testo sarà reso pubblico al momento della firma.
Il presente accordo
rappresenta uno sviluppo positivo e costruttivo, poiché concretizza uno degli
impegni più importanti assunti da Italia e Svizzera il 23 febbraio 2015, quando
entrambi i Paesi hanno firmato una “roadmap” per la cooperazione ed il
proseguimento del dialogo sulle questioni finanziarie e fiscali. L’accordo si
basa sui punti chiave di tale roadmap e consentirà ad entrambi i Paesi di
migliorare l’attuale regime di imposizione dei lavoratori frontalieri.
L’accordo comprende i
seguenti principali elementi:
- è fondato sul principio di reciprocità;
- fornisce una definizione di aree di frontiera che, per
quanto riguarda la Svizzera, individua i Cantoni dei Grigioni, del Ticino e del
Vallese e, nel caso dell’Italia, le Regioni Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta
e Provincia Autonoma di Bolzano;
- fornisce una definizione di lavoratori frontalieri al fine
dell’applicazione dell’accordo in questione e comprende i lavoratori
frontalieri che vivono nei comuni i cui territori ricadono, per intero o
parzialmente, in una fascia di 20 chilometri dal confine e che, in via di
principio, ritornano quotidianamente nel proprio Stato di residenza;
- per quanto riguarda
l’imposizione, lo Stato in cui viene svolta l’attività lavorativa imporrà sul
reddito da lavoro dipendente fino al 70% dell’imposta risultante
dall’applicazione delle imposte ordinarie sui redditi delle persone fisiche. Lo
Stato di residenza applicherà le proprie imposte sui redditi delle persone
fisiche ed eliminerà la doppia imposizione;
- sarà effettuato uno scambio di informazioni in formato
elettronico relativo ai redditi da lavoro dipendente dei lavoratori
frontalieri;
- l’accordo sarà
sottoposto a riesame ogni cinque anni.
Con riferimento a Campione d’Italia, l’Italia e la Svizzera
hanno convenuto di istituire un Comitato Congiunto al fine di negoziare una
soluzione complessiva sulle questioni fiscali e non fiscali. Le due parti hanno
inoltre esaminato una serie di possibili soluzioni pragmatiche sulle questioni di
fiscalità indiretta. Nei prossimi mesi, con l’obiettivo di trovare una
soluzione entro l’estate 2016, i negoziati proseguiranno su due possibili
soluzioni: un rimborso forfetario e un contingente limitato ad valorem di merci
tracciabile non assoggettato ad imposizione indiretta (IVA, accise e diritti
doganali prelevati dalla dogana).
Inoltre, l’Italia ha formulato le seguenti due dichiarazioni
unilaterali delle quali la Svizzera ha preso atto:
DICHIARAZIONI
UNILATERALI DELL’ITALIA
Clausola di
salvaguardia
La firma e il processo di ratifica dell’Accordo sui
lavoratori frontalieri sono subordinati all’assenza di ogni forma di
discriminazione e alla individuazione di una soluzione “euro-compatibile”
nell’adeguare la legislazione svizzera al risultato del voto popolare
sull’iniziativa del 9 febbraio 2014.
Dichiarazione sui trasporti
L’Italia e la Svizzera sono fortemente impegnate a
sviluppare le infrastrutture di trasporto per adeguare le linee di collegamento
fra i due Paesi. In questo quadro generale, l’apertura delle gallerie di base
di Alptransit (Lotschberg, San Gottardo e Monte Ceneri) e l’ammodernamento
delle linee ferroviarie di accesso, concordato dai Ministri delle
Infrastrutture e dei Trasporti nel Memorandum of Understanding del 17 dicembre
2012 e nell’Accordo bilaterale del 28 gennaio 2014, costituiscono un progresso
importante.
L’Italia è impegnata,
nel quadro dei progressi sulle questioni fiscali relative ai lavoratori
frontalieri e allo status di Campione d’Italia, a potenziare - in stretta
collaborazione con la Svizzera - i collegamenti e le infrastrutture di
trasporto che servono le zone di confine, per ridurre le congestioni nel
traffico locale e per migliorare le condizioni complessive dei frontalieri e
delle comunità locali.
Il comunicato del Dipartimento federale delle finanze
svizzero è consultabile al link:
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