I due miliardi di euro aggiuntivi promessi la scorsa
settimana dal premier Matteo Renzi dovrebbero arrivare con lo sblocco della
flessibilità sui migranti chiesta all'Europa. Nel frattempo si fa strada
l'ipotesi di una clausola di salvaguardia.
Dal Sud ai ritocchi sulle pensioni agli enti locali, ai
giochi. La Camera dei deputati ha ereditato dal Senato quasi per intero il nodo
delle coperture da individuare per poter dare una risposta su questi temi. I 2
miliardi di euro aggiuntivi promessi la scorsa settimana dal premier Matteo
Renzi, presentando la proposta per il contrasto del terrorismo, dovrebbero
arrivare con lo sblocco della flessibilità sui migranti chiesta all'Europa.
Sulla sicurezza sarà Palazzo Chigi a decidere come e quando procedere. Si
tratta di 2 miliardi di euro (uno per la sicurezza e l' altro per la cultura) e
l'annuncio di Renzi dovrà trovare concretezza in un emendamento. Ma le risorse
sono appese al verdetto Ue atteso in primavera e la legge di Stabilità deve
essere approvata entro il 31 dicembre. Per mettere nero su bianco le coperture
aggiuntive, tra le ipotesi su cui starebbe lavorando il Mef ci sarebbe anche
quella di introdurre una eventuale clausola di salvaguardia. Sul Sud, le
soluzioni sul tavolo sono le stesse ereditate dal Senato: credito d'imposta e
sgravi più forti per i neo-assunti. Sui maxi-ammortamenti potenziati insiste
Ap. E' probabile che ci sia un mix, come peraltro ha ribadito il viceministro
all'Economia, Enrico Morando. La trattativa è in corso, emendamenti del Pd
vanno nella direzione di una decontribuzione piena per i neo-assunti nel
Mezzogiorno e la richiesta avanzata da tempo dal presidente della commissione
Bilancio, Francesco Boccia, è quella di fare leva sulla programmazione
comunitaria 2014-2020 per dare Stabilità all' intervento. E' probabile che alla
fine la spunti un mix tra credito d'imposta sugli investimenti e rafforzamento
degli sgravi.
Tra i nodi anche i ritocchi alle misure sulle pensioni,
dall'opzione donna alla no tax area dei pensionati (non sulla flessibilità la
cui partita è rinviata all'anno prossimo), i giochi, gli enti locali, forse
qualche piccola novità sul canone Rai e per le radio e tv locali. Sul tavolo
anche una cinquantina di richieste da parte dei Ministeri. Il tesoretto a
disposizione dei deputati ammonta a 150 milioni di euro, il resto delle
coperture per eventuali modifiche dovrà trovare spazio nei saldi della manovra.
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