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martedì 29 dicembre 2015

Confartigianato – L’avvio dell’alternanza scuola lavoro interessa 536mila studenti del 3° anno oltre a 1.562.000 imprese con dipendenti e 6.095 enti pubblici della cultura

Confartigianato, Nota del 28 dicembre 2015

L’analisi dell’Ufficio Studi e la Direzione Relazioni Sindacali di Confartigianato sull’alternanza scuola lavoro nella prospettiva della recente riforma della scuola, definisce il perimetro delle imprese e degli studenti interessati, e propone un modello che esamina scenari alternativi di assorbimento degli studenti in alternanza scuola lavoro da parte delle imprese con dipendenti e degli enti.

Il lavoro evidenzia che nel primo anno di applicazione della riforma sono interessati all’alternanza scuola lavoro almeno 535.830 studenti del terzo anno, di cui 53,5% di Istituti tecnici e professionali e il 46,5% dei Licei. Il sistema produttivo interessato dall’alternanza si impernia sulle 1.561.902 imprese con dipendenti; sono altresì interessati all’alternanza scuola lavoro 6.095 enti tra 4.588 musei e altri 1.507 enti tra cui Ordini o collegi professionali, Università e Istituti o enti pubblici di ricerca.

Una simulazione proposta nell’analisi evidenzia che con una maggiorazione del 30% dell’attuale rapporto tra stagisti/tirocinanti e dipendenti applicato a imprese con dipendenti ed Enti interessati si registrerebbe un gap di domanda insoddisfatta di alternanza del 44,0% degli studenti interessati; tale divario si distribuisce in modo differente sul territorio e oscilla dal 22,8% del Nord Ovest al 72,4% del Mezzogiorno. Con una maggiorazione del 50% il gap sarebbe del 35,4%, con il minimo del 10,9% del Nord Ovest al massimo del 58,1% del Mezzogiorno. Per avere il completo assorbimento degli studenti interessati da parte di imprese ed Enti pubblici coinvolti è necessario un rapporto di 65,0 studenti in alternanza ogni 1.000 dipendenti pari a 2,3 volte l’attuale presenza nelle imprese di 28,0 stagisti/tirocinanti ogni 1.000 dipendenti. A parità di rapporto tra studenti in alternanza e dipendenti è limitato all’1,8% l’apporto potenziale degli Enti pubblici coinvolti dalla riforma, tra cui ordini e luoghi della cultura.

A pieno regime si avrebbe più di 1 studente in alternanza ogni 10 dipendenti: con la completa applicazione della riforma vanno in alternanza i 1.489.170 studenti nel triennio, per cui si rende necessario un rapporto di 128,4 studenti ogni 1.000 dipendenti di imprese ed enti, ben 4,6 volte l’attuale assorbimento di stagisti e tirocinanti.

In due box di approfondimento viene evidenziato che, in attesa dei risultati della riforma introdotta nel 2015, in Italia è ancora scarsa la integrazione tra scuola e lavoro: solo 2,2% under 25 in formazione e lavoro mentre è il 14,1% in Ue e arriva al 26,4% in Germania. Nel secondo focus si osserva che il tasso di abbandono prematuro dei percorsi di istruzione dei giovani tra 18 e 24 anni in Italia si è ridotto, ma nel 2014 rimane al 15,0% di 3,8 punti superiore all’11,2% dell’Ue a 28. In Sicilia, Sardegna e Campania più di 1 giovane su 5 abbandona prematuramente gli studi.

L’analisi completa con i dati per regione e provincia su studenti, imprese ed enti interessati nell’Elaborazione Flash “Alternanza scuola lavoro: alcuni indicatori su studenti, imprese ed enti ospitanti”.

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