Dal 2016 si cambia: per le imprese artigiane finisce l’epoca
della cassa integrazione in deroga e, in caso di crisi aziendale, entrerà in
azione il fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato per erogare
prestazioni di sostegno al reddito ai dipendenti, in costanza di rapporto di
lavoro. La svolta è arrivata il 10 dicembre con la firma dell’accordo tra
Confartigianato, le altre sigle dell’artigianato e Cgil, Cisl e Uil che dà il
via libera all’operatività del fondo.
La tappa del 10
dicembre corona un lungo e difficile percorso iniziato nel 2012 con la riforma
degli ammortizzatori sociali avviata dal Ministro Fornero e concretizzatasi nel
2015 con un decreto attuativo del Jobs Act.
In questi quattro
anni Confartigianato si è battuta per difendere l’autonomia dell’artigianato e
il valore della bilateralità. E oggi il risultato premia gli sforzi compiuti
dalla Confederazione, come sottolinea il Segretario Generale Cesare Fumagalli:
“La straordinaria portata dell’accordo consiste nel fatto che l’artigianato fa
da sé, non ha dovuto indossare abiti fuori misura, non è entrato nel calderone
della cassa integrazione guadagni, ma continua nella positiva, ventennale
tradizione di provvedere in proprio nei casi, diventati purtroppo molto
frequenti, di necessità di ricorso ad ammortizzatori sociali per i dipendenti
delle imprese artigiane”.
In concreto, protagonisti del funzionamento del Fondo sono
gli Enti bilaterali regionali che gestiranno la redistribuzione delle risorse
raccolte attraverso i contributi delle imprese. Contributi che, a regime,
saranno così suddivisi: un’aliquota dello 0,45% a carico dell’impresa e,
partire da luglio 2016, un’aliquota dello 0,15% a carico del dipendente.
Spiega ancora
Fumagalli: “Il Fondo è nazionale ma con modalità organizzative che sono nate
regionali e continueranno ad operare su base regionale. Nei casi di sospensione
temporanea del lavoro dovuta a crisi di mercato, calamità naturali e altre
ragioni previste dall’accordo, il Fondo provvederà ad erogare, in un biennio
mobile, il trattamento di integrazione al reddito per 13 settimane di
sospensione ordinaria oppure, in alternativa, 26 settimane per i contratti di
solidarietà”.
Ora manca soltanto il via libera definitivo del Ministero
del lavoro per poter dare piena operatività al Fondo di solidarietà bilaterale
dell’artigianato che, per il sistema Confartigianato, apre una nuova stagione
di impegno sul fronte delle tutele in materia di lavoro.
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