Troverà pesce azzurro nel menu la grande maggioranza degli
italiani che trascorreranno al ristorante le cene delle vigilie di Natale e
Capodanno. Declinato in tantissime proposte, tradizionali e innovative, ma
comunque pesce azzurro. Quello che comunemente, ed erroneamente, viene definito
pesce povero.
Lo assicura una recentissima indagine condotta tra gli
iscritti alla Federazione Italiana Cuochi della CNA. Una indagine dalla quale
risulta che tre cuochi su quattro punteranno senza riserva sul pesce azzurro.
In dettaglio, il 78 per cento del campione, con una prevalenza delle cuoche (85
per cento).
La ricetta più gettonata? Secondo le previsioni degli chef,
sarà il risotto tricolore, mantecato al basilico e alle triglie.
Una tendenza che si muove nel solco delle preferenze dei
consumatori italiani. Le stime Ismea-Nielsen indicano che quest’anno, a fronte
di un incremento dei consumi agro-alimentari pari allo 0,3 per cento, la
crescita dei prodotti del mare tocca il 4,6 per cento. Anche nel 2014 ai
consumi food&beverage in contrazione si è contrapposto un +2,1 per cento di
pesce e molluschi, crostacei e frutti di mare.
Alla passione per i prodotti ittici scoppiata negli anni
novanta (fino agli anni ottanta, infatti, il pesce era appannaggio delle
località marine e della fascia più alta di consumatori) si incrocia un calo del
pescato. Oggi tre quarti del fabbisogno interno viene dall’import. Fa eccezione
il pesce azzurro. Alici e ricciole, sgombri, triglie e spatole rappresentano,
secondo stime ricorrenti, tra il 40 e il 50 per cento del pescato nel nostro
Paese. Una riserva di salute.
Medici e nutrizionisti concordano, non da oggi, sulle
indiscusse qualità del pesce azzurro. Mantiene sano il cuore, sveglio il
cervello, in forma il corpo. E sostiene il buonumore. Ha, infatti, un contenuto di proteine equivalente alla
carne. E’ molto ricco di amminoacidi essenziali e, quindi, è un ottimo
integratore proteico. Ha un basso contenuto di grassi e di calorie. Soprattutto
è ricco di omega3 essenziali, fondamentali per lo sviluppo cerebrale, la
fluidificazione del sangue, la regolarizzazione ritmo-cardiaca, l’azione
antinfiammatoria e antidepressiva.
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