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mercoledì 25 novembre 2015

Mef - In vigore il Decreto legge "Disposizioni urgenti per il settore creditizio"

Mef, Nota del 25 novembre 2015

E' pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto legge 'Disposizioni urgenti per il settore creditizio' approvato domenica 22 novembre dal Consiglio dei Ministri.

 Su proposta del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi e del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, il Consiglio ha approvato un decreto legge che contiene norme volte ad agevolare la tempestiva ed efficace attivazione delle procedure di risoluzione di Cassa di Risparmio di Ferrara S.p.A, Banca delle Marche S.p.A, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio - Società cooperativa e Cassa di risparmio della Provincia di Chieti S.p.A.. Le quattro banche erano da tempo commissariate.

Il provvedimento garantisce agli istituti in questione la continuità dell'attività creditizia e dei rapporti di lavoro, tutelando pienamente i correntisti e i titolari di depositi e di obbligazioni ordinarie, senza esborso di denaro pubblico.

In particolare, nella cornice del nuovo quadro normativo in materia di gestione delle crisi bancarie, definito dai decreti legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015, la Banca d’Italia ha deliberato in data 21 novembre 2015 i provvedimenti di avvio della risoluzione, approvati dal Ministro dell’Economia e delle Finanze dopo la positiva decisione della Commissione europea sui programmi di risoluzione. Il via libera della Commissione è stato resto noto attraverso un comunicato stampa della Commissaria europea per la Concorrenza Margrethe Vestager. La Commissione ha considerato come il piano italiano di ricorrere al fondo di risoluzione nazionale sia coerente con le regole europee sugli aiuti di stato senza falsare indebitamente la concorrenza e preservando la stabilità finanziaria. I depositi rimarranno interamente protetti.

La Banca d'Italia ha pubblicato domenica 22 novembre una nota per illustrare le principali caratteristiche del piano concordato con il Governo per la soluzione della crisi delle quattro banche in amministrazione straordinaria.

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