Dai ritardi di pagamento ai crediti mai incassati il passo è
breve. A subirne le drammatiche conseguenze sono i piccoli imprenditori che,
dopo aver atteso invano di essere pagati dai committenti, rischiano di dover
chiudere l’azienda. E quando l’impresa debitrice dichiara fallimento, spesso il
piccolo imprenditore non può recuperare un euro di quanto gli è dovuto.
Confartigianato ha ripetutamente denunciato il fenomeno dei
‘cattivi pagatori’ che provocano il tracollo delle piccole imprese creditrici.
Ne sa qualcosa Serenella Antoniazzi, titolare di una piccola impresa di
levigatura del legno in provincia di Venezia, che nel libro ‘Io non voglio
fallire’ racconta la storia della sua azienda coinvolta nel fallimento
dell’impresa committente verso la quale vanta crediti per oltre 300.000 euro di
lavori eseguiti e mai pagati.
La sua vicenda
Serenella l’ha raccontata alla Convention di Donne Impresa Confartigianato lo
scorso 11 novembre.
A una settimana di
distanza, dal Parlamento è arrivata una prima risposta alle sollecitazioni di
Confartigianato. Il 18 novembre, la Commissione Bilancio del Senato ha
approvato un emendamento alla Legge di Stabilità, primo firmatario il Senatore
Mario Dalla Tor, che istituisce presso il Ministero dello Sviluppo economico un
Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti, con una
dotazione di 10 milioni di euro annui per il triennio 2016-2018.
Un atto di giustizia,
l’ha definito il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti, verso i tanti,
troppi piccoli imprenditori subfornitori travolti dai debiti e dai fallimenti
delle aziende committenti.
Ma la battaglia di
Confartigianato non finisce qui. Innanzitutto, la misura inserita nella Legge
di Stabilità, dopo il via libera del Senato, dovrà ora passare al vaglio della
Camera.
E poi rimangono da
affrontare i nodi delle procedure di concordato della legge in materia
fallimentare, sfruttata con abilità da imprenditori spregiudicati per sottrarsi
agli obblighi di pagamento verso le piccole imprese.
Su questo fronte,
Confartigianato ha sollecitato l’intervento del Governo e la risposta è
arrivata dal Vice Ministro della Giustizia Enrico Costa, intervenuto alla
Convention di Donne Impresa. E’ al lavoro una Commissione istituita dal
Ministero della Giustizia, che a fine anno dovrebbe elaborare proposte per dare
il via a modifiche delle norme sulle procedure concorsuali.
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