Con il decreto n. 22763/15, emanato dal Ministero del Lavoro
il 18 novembre 2015 e previsto dal testo unico sugli ammortizzatori sociali
(d.lgs n. 148/2015), si introducono trattamenti particolari di sostegno al
reddito in favore dei lavorativi appartenenti alle aziende del settore dei call
center, non rientranti nel campo di applicazione del trattamento straordinario
di integrazione salariale. L’accesso al trattamento, che non potrà durare più
di 12 mesi e dovrà essere sottoscritto sulla base di specifici accordi in
ambito ministeriale, è subordinato al rispetto di alcune condizioni.
All'azienda viene richiesto di:
-
operare in un settore in cui non trova
applicazione la Cigs;
-
avere un organico superiore alle 50 unità nel
semestre precedente alla presentazione della domanda;
-
avere unità produttive in diverse Regioni o
Province autonome;
-
aver attuato, entro la scadenza prevista del 31
dicembre 2013, le misure di stabilizzazione dei collaboratori a progetto,
introdotte dalla legge Finanziaria del 2007 (articolo 1, comma 1202, legge
296/2006).
Infine, i lavoratori stabilizzati devono risultare ancora in
forza alla data di pubblicazione del decreto 22763.
L'azienda che fa richiesta deve presentare un programma di
crisi aziendale contenente un piano di risanamento. L' indennità riconosciuta è
pari al trattamento massimo di integrazione salariale straordinaria (1.167,91
euro per il 2015) e può essere richiesta quando la sospensione o la riduzione
dell'attività lavorativa sia determinata da una crisi aziendale (escludendo, a
decorrere dal 2016, i casi di cessazione dell'attività produttiva dell'azienda
o di un ramo di essa).
L’onere complessivo è pari ad euro 5.286.187,00 per l’anno
2015 e 5.510.658,00 per il 2016 ed è a carico del Fondo Sociale per
l’Occupazione e Formazione.
Nessun commento:
Posta un commento