Grazie a questa innovazione la Regione risparmia 1 milione
500mila euro all’anno per l’acquisto delle ricette “rosse”. La ricetta
elettronica, tra l’altro, consentirà anche di controllare al meglio le
prescrizioni eliminando tutte le possibilità di errore nell’acquisto del
farmaco
30/09/2015 - Ogni anno la Regione spende oltre 1 milione e
500mila euro per l’acquisto di 60 milioni di ricette “rosse”. Dal 1° ottobre
parte in tutto il Lazio la ricetta dematerializzata, in questo modo la Regione
può risparmiare risorse da investire per migliorare i servizi. La ricetta
dematerializzata, tra le altre cose, consente anche di controllare al meglio
l’appropriatezza delle prescrizioni e i reali bisogni dei pazienti. La novità
riguarda i Medici di Medicina Generale, i Pediatri di Libera Scelta, e le 1.500 farmacie del Lazio.
La prima fase riguarderà solo le prescrizioni farmaceutiche.
Il processo coinvolge i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera
Scelta, nonché tutte le 1.500 farmacie
del Lazio. La seconda fase, dal 1° gennaio 2016 coinvolgerà anche la
prescrizione di visite mediche.
Come funziona la ricetta dematerializzata?
Il Medico effettua la prescrizione online dal suo pc e
rilascia al paziente un promemoria da consegnare alla farmacia. Il farmacista
rileva attraverso un lettore ottico il codice fiscale del paziente e il
farmaco, eliminando così ogni possibilità di errore. Il prossimo obiettivo sarà
quello di eliminare anche il promemoria, in questo modo il paziente potrà
acquistare i farmaci di cui ha bisogno solo grazie al tesserino sanitario.
La fase pilota presso la ASL di Viterbo ha dato ottimi
risultati: ha aderito il 95% dei medici e la novità ha riscosso gradimento sia
da parte dei cittadini sia dei prescrittori ed erogatori.
"Entro il primo trimestre del 2016 vorremmo introdurre
il fascicolo sanitario elettronico, a cominciare da una Asl o una grande
azienda ospedaliera – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha
aggiunto: inizieremo a caricare il fascicolo sulla tessera sanitaria di ogni
cittadino, riempiendo di contenuti il chip. Quindi in tasca si avrà la storia
medica del cittadino, le sue prescrizioni, le sue operazioni. Questa è un'altra
grande innovazione digitale per migliorare la qualità del servizio e spendere
meno"- ha detto ancora Zingaretti.
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