I prezzi dei prodotti alimentari aumentano cinque volte in
più della media
A far salire il carrello della spesa sono soprattutto i
prezzi di frutta e verdura che crescono del 13,9 per cento a settembre rispetto
all’anno precedente ma nei campi i compensi corrisposti agli agricoltori che
non coprono ormai neppure i costi di produzione. E’ quanto emerge da una
analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi all’andamento
dell’inflazione in Italia a settembre, con i prezzi dei prodotti alimentari che
sono cresciuti dell’1,5 per cento, cinque volte la media generale dello 0,3 per
cento. Un trend di crescita sulle tavole che - denuncia Coldiretti - non si
trasferisce però agli agricoltori ai quali sono riconosciuti compensi
inadeguati, dal latte alla carne fino all’ortofrutta. Ad incidere
sull’inflazione è certamente l’aumento della spesa delle famiglie italiane in
alimenti e bevande che ha invertito la rotta e torna ad aumentare dopo sette
anni di riduzione consecutiva e si prevede a fine anno uno 0,3 per cento di
crescita cumulata nei dodici mesi, secondo le elaborazioni Coldiretti sulla
base delle previsioni Ismea-Nielsen relative al
2015. La spesa alimentare - spiega la Coldiretti - è uno speciale
indicatore dello stato dell’economia nazionale poiché si tratta della
principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione con un importo
complessivo di 215 miliardi. Il cambiamento - conclude la Coldiretti - deve ora
trasferirsi alle imprese agricole con una adeguata remunerazione dei prodotti
che in molti casi s trovano tuttora al di sotto dei costi di produzione.
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