Dichiarazione Sottosegretaria Teresa Bellanova
"Il tempo delle donne è adesso, perché è adesso che si
gioca la partita del futuro.
Dimissioni in bianco, conciliazione, servizi pubblici di
qualità per sostenere il lavoro femminile, telelavoro: tutte le misure che
abbiamo attivato hanno come riferimento quello di migliorare e incrementare la
presenza delle donne nel mercato del lavoro e soprattutto rendere possibile
coniugare scelte di vita e occupazione. Per sostenere il diritto alla maternità
al lavoro, ma anche perché, soprattutto nelle nuove generazioni, emerge un
sempre maggiore desiderio da parte dei padri di intervenire attivamente nella
gestione dei figli. E' un punto dirimente: la conciliazione non sostiene solo
le donne ma la coppia e la relazione con i figli. E, in alcuni casi, può
aiutare a impedire conflitti di genere. La conciliazione che abbiamo a cuore
genera qualità e buone relazioni".
Così la Sottosegretaria al Lavoro Teresa Bellanova, a
margine dell'incontro promosso oggi dal Corsera a Milano sul tema
"Leggi&lavoro. Troppa maternità e poca maternità (ci) fanno male"
"Abbiamo potenziato e rivoluzionato le misure per il
lavoro femminile e la conciliazione: lotta alle dimissioni in bianco, congedi
parentali, voucher nido e babysitter. Misure concrete, strutturali, finanziate
adeguatamente. Con il Governo Renzi siamo riusciti a farlo.
Facilitare l'ingresso e la permanenza delle donne nel
mercato del lavoro significa un patto per una qualità del presente e del futuro
che stringiamo con tutti coloro che hanno a cuore la qualità della crescita e
del lavoro, che si riverbera, immancabilmente e inevitabilmente, nelle città e
nei territori.
Tra gli obiettivi di questo nuovo patto tra il Governo e le
imprese abbiamo messo in primo piano il riequilibrio rispetto alla media
europea dell'occupazione femminile, anche attraverso le norme sulla
conciliazione contenute nella Riforma del Lavoro, che introduce nuovi istituti
o riscrive quelli vecchi, e che pensa la complementarietà genitoriale come un
valore aggiunto da sostenere e anzi da incoraggiare, anche per il suo riflesso
positivo sui conflitti di genere".
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