La Riforma della Pubblica Amministrazione, infatti, commisura
le prossime assunzioni sulla base dei fabbisogni delle amministrazioni,
indipendentemente dai “vuoti”
riscontrati nelle dotazioni organiche.
Nelle intenzioni del Governo, la quantificazione dei
fabbisogni, calcolati dai dirigenti responsabili del personale su base
triennale, dovrebbe stimolare una programmazione delle assunzioni dinamica e più prevedibile, coniugando questo
processo con la mobilità tra diverse
amministrazioni.
Nella stessa ottica, parimenti, va letta la prossima
istituzione di un sistema informativo nazionale per l'orientamento delle
assunzioni, che andrà ad affiancarsi al “portale della mobilità”, attivato nei
mesi scorsi dal Dipartimento della Funzione Pubblica.
Valerio Pollastrini
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