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sabato 9 maggio 2015

La definizione del mobbing

Nella sentenza n.3256 del 18 febbraio 2015, la Corte di Cassazione ha ribadito quanto più volte precisato dalla giurisprudenza di legittimità a proposito della configurazione del mobbing.

Nella pronuncia in commento, infatti, gli ermellini hanno ricordato che, ai fini della sussistenza del mobbing, è necessario che venga accertata una condotta sistematica e protratta nel tempo del datore di lavoro tradottasi nella reiterazione di atteggiamenti ostili nei confronti del dipendente.

Il mobbing, pertanto si configura allorché da una molteplicità di simili  comportamenti scaturiscano forme di prevaricazione o di persecuzione psicologica determinanti la mortificazione morale e l'emarginazione del lavoratore.

Valerio Pollastrini

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