Per i
lavoratori interessati è previsto un adeguamento del compenso che verrà
ripartito in cinque tranche. A regime, l’aumento medio della retribuzione
mensile sarà pari ad 85 euro.
Tra le
principali novità, si segnalano quelle relative all’orario di lavoro. Lo
straordinario, infatti, scatterà solo dopo la quarantaquattresima ora
settimanale, e la maggiore prestazione resa potrà essere recuperata nei 12 mesi
successivi. In sostanza, il datore di lavoro potrà, con un preavviso di 15
giorni, richiedere ai dipendenti l’espletamento della prestazione ordinaria per
44 ore settimanali, programmando il recupero delle ore aggiuntive nei
successivi 12 mesi. Ciò, tuttavia, sarà possibile solo durante gli eventuali di picchi di lavoro.
L’accordo
prevede, inoltre, che determinate categorie di lavoratori, nella specie i
disoccupati e coloro che hanno concluso un periodo di apprendistato, potranno
essere assunti con un contratto a tempo determinato di 12 mesi, con un
sottoinquadramento di due livelli, o di sei mesi, con un sottoinquadramento di
un livello. In caso di stabilizzazione a tempo indeterminato dei suddetti
rapporti, per i successivi 24 mesi verrà riconosciuto un ulteriore
sottoinquadramento di un livello.
Da
ultimo, occorre precisare che il vecchio contratto, scaduto alla fine del 2013,
rimarrà in vigore fino al 31 marzo, e, per
i primi tre mesi del 2015, il nuovo accordo non ha previsto l’erogazione di ''una tantum''.
Valerio
Pollastrini
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