Lo
scorso anno, infatti, la differenza tra il costo totale del lavoro ed il
salario medio netto di un dipendente single si è attestato al 48,2%, segnando un incremento di 0,4 punti
rispetto al 2013.
Dal
momento che, tra i due periodi presi a confronto, non sono emerse variazioni
sostanziali sull’incidenza dei contributi previdenziali ed assistenziali, detto
incremento è dovuto in massima parte dalle imposte sul reddito, il cui valore
supera di 12 punti percentuali la media Ocse del 36%.
L’Italia
si conferma, dunque, al sesto posto tra i 34 Paesi Ocse per quanto riguarda il prelievo complessivo sui salari. Al primo
posto il Belgio, con il 55,6% (-0,08 punti), seguito da Austria (49,4%, +0,17),
Germania (49,3%, -0,09), Ungheria (49%, invariato) e Francia (48,4%, -0,4). In
base a questa speciale classifica, risulta che i lavoratori più fortunati sono
quelli del Cile, Paese nel quale la tassazione sui compensi si ferma al 7%.
Entrando
nello specifico, l’incremento della tassazione sui salari italiani è dovuto soprattutto
alle addizionali locali.
Occorre
precisare, però, che i dati Ocse non registrano l’impatto del bonus degli 80
euro introdotto dal Governo Renzi, in
quanto il corrispondente emolumento è andato a beneficio dei salari inferiori
alla media, mentre, come detto, l’analisi in commento si è concentrata
esclusivamente sulle retribuzioni medie.
Sempre
con riferimento all’Italia, dal confronto con il 2013 è emerso che la
situazione negativa riguarda anche le famiglie monoreddito con due figli, in riferimento alle quali il
cuneo fiscale, pari al 39%, è aumentato di 0,5 punti percentuali.
In
generale, il fisco italiano risulta particolarmente aggressivo nei confronti
dei nuclei familiari. Stando al raffronto tra le nazioni dell’area Ocse,
infatti, il nostro Paese si colloca al quarto posto, dietro Grecia, Belgio e
Francia.
Sempre
a proposito della tassazione delle famiglie, lo scorso anno le nazioni più
virtuose sono state, rispettivamente, Nuova Zelanda, Svizzera ed Irlanda.
Valerio
Pollastrini
Nessun commento:
Posta un commento