Per
tali soggetti, infatti, l’attestazione di regolarità contributiva richiesta
dalle stazioni appaltanti è quella regolata dal codice degli appalti, che,
nello specifico, obbliga i professionisti ad avere una posizione regolare nei
confronti dell’Ente previdenziale di appartenenza e, dunque, costituisce un
adempimento diverso rispetto al Durc richiesto alla generalità delle imprese.
Valerio
Pollastrini
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