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martedì 14 aprile 2015

La pensione non riduce l’importo del mantenimento

Nella sentenza n.6021 del 25 marzo 2015, la Cassazione ha precisato che, di per sé, il collocamento in pensione dell’ex marito, con conseguente riduzione delle sue entrate, non è sufficiente per ottenere la riduzione dell’assegno di mantenimento dovuto alla ex moglie.

Ai fini della riduzione del c.d. assegno divorzile, infatti, va considerata  anche l'incidenza che possono aver avuto sul patrimonio dell’obbligato i proventi derivanti dalla vendita della casa familiare.

Nel caso di specie, al termine dei giudizi del merito l’ex marito aveva ottenuto la riduzione dell’assegno di mantenimento, in quanto, pur sussistendo uno squilibrio patrimoniale tra le parti, aveva patito in seguito al pensionamento una forte contrazione del proprio reddito.

Ribaltando la decisione, la Corte di Cassazione ha chiarito che nella valutazione inerente all’eventuale diritto del richiedente alla decurtazione dell’emolumento suddetto andassero considerati anche i proventi derivanti dalla vendita dell'immobile adibito a casa coniugale.

Valerio Pollastrini

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