Si tratta, in sostanza, di un utile strumento per la valutazione e la gestione
del rischio sui suoli contaminati. Oltre a rappresentare un supporto per la
redazione e la valutazione di documenti tecnici, il manuale, infatti, può anche
essere utilizzato dalle aziende che operano su siti a rischio per la
predisposizione delle procedure operative specifiche del Sistema di gestione
della sicurezza (Sgs).
La guida si presenta di facile consultazione, grazie anche a
schede, grafici, tabelle e ad un glossario che aiuta il lettore nell’interpretazione
del testo. Dopo un breve excursus sui regolamenti esistenti nel campo delle
bonifiche, il manuale fornisce un’analisi accurata delle potenziali attività
che possono essere svolte sui siti contaminati.
Attraverso la presentazione di casi e
situazioni tipo, la guida aiuta a distinguere, inoltre, le diverse tipologie di
rischio, da quelle rilevanti a quelle irrilevanti. In questo modo gli utenti
riusciranno ad apprendere la quantità di sostanza nociva alla quale un soggetto
si trovi effettivamente esposto ed il pericolo ad essa connesso, tenendo conto
delle diverse vie di penetrazione nell’organismo.
Come precisato dall’Inail, l’esigenza di
approntare questo volume è scaturita dalla consapevolezza che la problematica in
commento, spesso, non viene gestita in modo adeguato da parte degli operatori
del settore. Ad oggi, infatti, solo poche grandi realtà industriali che operano
su siti contaminati hanno predisposto specifiche procedure per la gestione dei relativi
rischi chimici. A ciò si aggiunga che, sovente, le ditte coinvolte nelle
attività di bonifica, che svolgono la propria attività prevalentemente in
cantieri di tipo civile o edilizio, continuano ad essere poco sensibili al
problema.
Valerio
Pollastrini
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