Nella pronuncia in commento, infatti,
gli ermellini hanno sottolineato come, nella specie, non sussistessero i
presupposti per adottare legittimamente la revoca, atteso che detto
provvedimento, mascherato come una rotazione preposta al trasferimento del
dirigente dai servizi finanziari a
quelli demografici, in realtà, era stato disposto per fini meramente “politici”,
quale atto di ritorsione nei confronti
del lavoratore che aveva avuto dei
contrasti con la Giunta comunale.
Valerio
Pollastrini
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