Dal
1° gennaio 2015 sono aumentate le aliquote per il versamento dei contributi
alla Gestione Separata dell’Inps.
Dalla
data suddetta, pertanto, i lavoratori autonomi interessati dovranno versare un’aliquota
del 30,72% (24,5% per i soggetti già iscritti ad altre forme di previdenza o
pensionati).
In
relazione alle diverse tipologie di soggetti obbligati, nella seguente tabelle si
riepilogano le nuove aliquote applicabili nel 2015:
Contribuzione
|
Titolari di
posizione previdenziale obbligatoria
|
Non titolari
di posizione previdenziale obbligatoria
|
Contributo
previdenziale
|
23,50%
|
30%
|
Contributo
assistenziale
|
Non previsto
|
0,72%
|
Totale
|
23,50%
|
30,72%
|
La
successiva tabella, riepiloga, invece, la ripartizione dell’onere contributivo
tra committente e lavoratore:
Contribuzione
|
Iscritti ad
altra gestione previdenziale e pensionati
|
Non iscritti
ad altra gestione previdenziale
|
Associati in
partecipazione iscritti ad altra gestione previdenziale
|
Associati in
partecipazione non iscritti ad altra gestione previdenziale
|
Contributo
totale
|
23,50%
|
30,72%
|
23,50%
|
30,72%
|
Quota
a carico del lavoratore
|
1/3
|
1/3
|
45%
|
45%
|
Quota
a carico del committente
|
2/3
|
2/3
|
55%
|
55%
|
Nell’ultima
tabella, infine, si riepilogano i progressivi aumenti previsti per i prossimi
anni:
Anno
|
Parasubordinati
(*)
|
Lavoratori
autonomi (*)
|
Iscritti ad
altra gestione o pensionati e addetti alla vendita a domicilio
|
2015
|
30%
|
30%
|
23,5%
|
2016
|
31%
|
31%
|
24%
|
2017
|
32%
|
32%
|
24%
|
2018
|
33%
|
33%
|
24%
|
(*)
all’aliquota indicata va aggiunto lo 0,72% per il finanziamento delle
prestazioni minori.
Valerio
Pollastrini
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