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mercoledì 14 gennaio 2015

Preleva soldi dai conti dei clienti: legittimo il licenziamento

Nella sentenza n.152 del 9 gennaio 2015, la Corte di Cassazione ha ritenuto legittimo il licenziamento irrogato al direttore di un ufficio postale che aveva prelevato, previa autorizzazione verbale, delle somme di denaro dai libretti di risparmio di  due anziani coniugi ricoverati in un casa di riposo.

Nel contestare la legittimità del recesso, il ricorrente aveva sostenuto la tesi della intempestività della contestazione, nonché la mancata proporzionalità della  condotta alla sanzione irrogatagli.

Dette censure, tuttavia, sono state ritenute infondate dalla Suprema Corte, che, in relazione ai requisiti temporali dell’addebito, ha sottolineato come il periodo intercorso prima della contestazione disciplinare risultassero conformi alla complessità delle indagini contabili necessarie all’azienda per accertare la condotta del lavoratore.

Attesa l’evidente illiceità  di tale condotta, lesiva del vincolo fiduciario posto alla base del rapporto, anche in virtù della  delicatezza della funzione svolta dal direttore,  gli ermellini hanno concluso confermando la legittimità del recesso.

Valerio Pollastrini

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