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domenica 11 gennaio 2015

Il nuovo sgravio triennale per le assunzioni a tempo indeterminato

Per quanto riguarda la materia lavoro, le disposizioni più importanti contenute nella Legge di Stabilità 2015 sono quelle che, di fatto, riscrivono la disciplina degli incentivi per l’assunzione dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato.

La manovra, infatti, ha disposto, a fonte dell’abrogazione della Legge n.407/1990, l’introduzione del c.d. “sgravio Renzi”.

Il nuovo sgravio triennale
Secondo quanto testualmente espresso dal comma 118 dell’art.1 della Legge di Stabilità 2015:
Al fine di promuovere forme di occupazione stabile, ai datori di lavoro privati, con esclusione del settore agricolo, e con riferimento alle nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato, con esclusione dei contratti di apprendistato e dei contratti di lavoro domestico, decorrenti dal 1º gennaio 2015 con riferimento a contratti stipulati non oltre il 31 dicembre 2015, è riconosciuto, per un periodo massimo di trentasei mesi, ferma restando l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, l'esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all'Inail, nel limite massimo di un importo di esonero pari a 8.060 euro su base annua. L'esonero di cui al presente comma spetta ai datori di lavoro in presenza delle nuove assunzioni di cui al primo periodo, con esclusione di quelle relative a lavoratori che nei sei mesi precedenti siano risultati occupati a tempo indeterminato presso qualsiasi datore di lavoro, e non spetta con riferimento a lavoratori per i quali il beneficio di cui al presente comma sia già stato usufruito in relazione a precedente assunzione a tempo indeterminato. L'esonero di cui al presente comma non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente. L'esonero di cui al presente comma non spetta ai datori di lavoro in presenza di assunzioni relative a lavoratori in riferimento ai quali i datori di lavoro, ivi considerando società controllate o collegate ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile o facenti capo, anche per interposta persona, allo stesso soggetto, hanno comunque già in essere un contratto a tempo indeterminato nei tre mesi antecedenti la data di entrata in vigore della presente legge..

Dalla lettura della norma si evince che lo sgravio in commento, al quale, potenzialmente, sarà possibile accedere ogniqualvolta si assuma con contratto a tempo indeterminato, non potrà essere concesso nel caso in cui il lavoratore sia stato occupato a tempo indeterminato nei 6 mesi precedenti, o qualora il presente beneficio sia già stato usufruito in relazione ad una eventuale precedente assunzione a tempo indeterminato dello stesso lavoratore.

Sempre dalla norma risulta, inoltre, che l'esonero non spetta per le assunzioni relative a dipendenti in riferimento ai quali i datori di lavoro, ivi considerando società controllate o collegate ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile o facenti capo, anche per interposta persona, allo stesso soggetto, abbiano comunque già avuto in essere un contratto a tempo indeterminato nei tre mesi antecedenti alla data di entrata in vigore della legge.

In sostanza, l’assunzione di chi, nell’ultimo trimestre 2014, abbia lavorato a tempo indeterminato alle dipendenze di aziende collegate a quella che  dovesse assumerli successivamente non darà luogo all’esonero.

Per accedere all’agevolazione contributiva,  non risultano previste particolari procedure o richieste, ad eccezione del settore agricolo, per il quale, la manovra ha previsto alcune particolarità.

N.B. – Per quanto riguarda la regolamentazione dell’incentivo per le aziende agricole, si rinvia alla lettura del seguente articolo:

La soppressione degli incentivi previsti dalla Legge n.407/1990
All’introduzione del nuovo sgravio triennale, si contrappone, tuttavia, l’eliminazione degli incentivi destinati alle assunzioni di disoccupati di lungo periodo o di lavoratori in Cigs da 24 mesi, previsti dall’art.8, comma 9, della Legge n.407/1990.

Il comma 121 della Legge di Stabilità 2015, infatti,  prevede  espressamente che:
I benefìci contributivi di cui all'articolo 8, comma 9, della Legge 29 dicembre 1990, n. 407, e successive modificazioni, sono soppressi con riferimento alle assunzioni dei lavoratori ivi indicati decorrenti dal 1° gennaio 2015.”

In ogni caso, detti benefici continueranno ad essere fruibili per i contratti di lavoro stipulati con decorrenza anteriore al 2015.

Il confronto tra il nuovo  sgravio e quello soppresso
La definitiva soppressione degli sgravi contributivi previsti dalla Legge n.407/1990, disposta a fronte dell’introduzione del nuovo  sgravio triennale dal versamento dei contributi a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi dovuti all’Inail, nel limite massimo di 8.060,00 €, risulta penalizzante per le imprese artigiane e per quelle ubicate nei territori del Mezzogiorno.

Di contro, rispetto a quello soppresso, il nuovo incentivo sarà più favorevole per i professionisti e per i c.d. “altri soggetti che rivestono qualifica d’impresa”, quali, ad esempio, associazioni e fondazioni.

Ai sensi della 407, infatti, le imprese artigiane e quelle ubicate nel Mezzogiorno ed in altre aree svantaggiate del territorio nazionale potevano fruire dell’esonero totale, senza alcun massimale, sia dei contributi previdenziali e assistenziali, sia dei premi assicurativi, mentre,  il nuovo incentivo  prevede l’esonero dei soli contributi previdenziali,  nel limite annuo di 8.060,00 €.

Per i professionisti, le imprese delle altre aree del Paese e gli altri soggetti che rivestono qualifica d’impresa, invece, lo “sgravio Renzi” risulta più favorevole, in quanto, ai sensi della 407,  potevano fruire dell’esonero parziale nella misura del 50%, mentre ora potranno ottenere un esonero contributivo del 100%, anche se nel limite del massimale.

Tuttavia, giova precisare una condizione che, almeno per ora, accresce il rimpianto per la soppressione degli incentivi della 407. Per il momento, infatti, il nuovo sgravio triennale è limitato alle sole assunzioni effettuate nel 2015.

Valerio Pollastrini

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