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mercoledì 14 gennaio 2015

80 euro in busta paga: cosa cambia nel 2015

Come ampiamente annunciato, la Legge di Stabilità 2015 ha reso strutturale il c.d. Bonus Irpef di 80 euro, introdotto, in via provvisoria, nel maggio dello scorso anno.

Rispetto al 2014, la differenza sostanziale risulta insita nella natura dell’emolumento. D’ora in avanti, infatti, il Bonus non sarà più qualificato come “credito” e verrà inserito in busta paga tra le “detrazioni”.

Salvo diverse indicazioni da parte delle Entrate, pertanto, a partire dalle retribuzioni relative al mese di gennaio, la dicitura “Bonus Irpef” scomparirà dai cedolini paga dei lavoratori, ed il relativo importo verrà  calcolato direttamente nella sezione “detrazioni”.

L’altra novità, invece, è quella relativa all’importo dell’emolumento, la cui misura massima, a fronte dei 640,00 € del 2014, sarà di 960,00 €.

Bonus 2015: i soggetti beneficiari
L’importo integrale del  Bonus, riproporzionato in base alle giornate lavorative, spetterà a tutti i lavoratori subordinati ed assimilati in possesso di un reddito annuo lordo, al netto del reddito dell’abitazione principale e delle relative pertinenze e delle eventuali somme percepite, quali premi di produzione o anticipi di TFR in busta paga, compreso fra  8.174,00 € e  24.000,00 €.

In caso di reddito compreso tra 24.001,00 € e 26.000,00 €, la misura dell’emolumento sarà progressivamente ridotta fino a scomparire del tutto.

In sostanza, il Bonus verrà erogato, oltre ai percettori di redditi di lavoro dipendente, ai possessori di redditi ad essi assimilati, relativamente  (1) alle seguenti categorie:

-         compensi percepiti dai lavoratori soci di cooperativa;

-         indennità e compensi percepiti a carico di terzi dai lavoratori dipendenti per incarichi svolti in relazione a tale qualità;

-         somme da chiunque corrisposte per borse di studio o di assegno, premio o sussidio per fini di studio o addestramento professionale;

-         redditi derivanti da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;

-         remunerazioni dei sacerdoti;

-         prestazioni pensionistiche di cui al D.Lgs. n.124/1993 comunque erogate;

-         compensi per lavori socialmente utili in conformità a specifiche disposizioni normative.

In ogni caso, è necessario che detti redditi superino, nel complesso, la soglia della capienza, ovvero che le detrazioni da lavoro dipendente non siano superiori all’importo dell’imposta Irpef. A questo proposito, occorre precisare, inoltre, che  le detrazioni per familiari a carico risultano ininfluenti ai fini del calcolo dell’imposta.

Anche per il 2015, il Bonus verrà riconosciuto automaticamente dai datori di lavoro sostituti d’imposta, i quali potranno recuperare quanto versato mediante compensazione in F24.

L’importo del Bonus
In relazione ai predeterminati parametri reddituali, l’importo del Bonus Irpef verrà corrisposto nelle misure seguenti:

-         Reddito compreso tra 8.174 euro e 24.000 euro =  960,00 €;

-         Reddito superiore a 24.001 euro ma inferiore a 26.000 euro = rapporto tra l'importo di 26.000, diminuito del reddito complessivo, e l'importo di 2.000 euro;

-         Reddito inferiore ad 8.174 euro = 0

-         Reddito superiore a 26.000 euro = 0.

Valerio Pollastrini


1)      – ai sensi dell’art.50,  comma 1,  del T.U.I.R.;

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