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domenica 28 dicembre 2014

Il nuovo articolo 18 sarà applicabile a tutte le aziende

La bozza del primo decreto attuativo del Jobs Act, come è noto, reca l’annunciata modifica della disciplina sui licenziamenti. Se nulla cambierà per quelli discriminatori, sanzionati  sempre con reintegra e risarcimento, per i recessi irrogati per motivi economici  sarà previsto il solo risarcimento.

Per quanto riguarda, invece, i licenziamenti disciplinari, la scelta tra reintegra e risarcimento sarà lasciata al giudice.

In contrapposizione con la riduzione delle tutele, negli ultimi mesi oggetto di conflitto sociale, il nuovo articolo 18 produrrà i propri effetti su una più ampia platea di destinatari. Fatta eccezione per i licenziamenti disciplinari, il nuovo regime, infatti, si applicherà a tutte le aziende, anche  quelle con meno di 15 dipendenti, fino ad oggi escluse dalla norma della Statuto dei Lavoratori.

Il Jobs Act, in sostanza, non segnerà la fine della c.d. “tutela reale”, la quale continuerà a produrre i propri effetti nei casi di licenziamento illegittimo per le assunzioni effettuate dall’entrata in vigore della riforma e che integreranno il nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti.

Valerio Pollastrini

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