Il
Governo avrà ora 6 mesi di tempo per esercitare le 5 deleghe conferitegli dal
disegno di legge in commento, la cui incidenza spazia su vasti ambiti del
diritto del lavoro.
Il
primo intervento, atteso per gennaio 2015,
riguarderà il contratto a tutele crescenti, al quale verrà affiancato lo
sgravio contributivo che verrà introdotto dalla legge di stabilità.
Le deleghe
legislative
1)
Delega in materia
di ammortizzatori sociali – Prevede l’istituzione del NASPI, un sussidio per la
disoccupazione riservato alla generalità dei lavoratori, con tutele uniformi e
legate alla storia contributiva del richiedente.
La delega, in
sostanza, è finalizzata alla razionalizzazione della normativa in materia di integrazione
salariale.
2)
Delega in
materia di servizi per il lavoro e di politiche attive – Prevede il
riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro, al fine di garantire la fruizione dei servizi essenziali
sulle politiche attive in tutto il territorio nazionale, attraverso
la nascita di un’Agenzia nazionale per l’occupazione ed il rafforzamento dei servizi per l’impiego.
3)
Delega in
materia di semplificazione delle procedure e degli adempimenti – L’obiettivo è
quello di semplificare e razionalizzare le
procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro, al fine di ridurre
i numerosi adempimenti attualmente a carico di cittadini ed imprese.
4)
Delega in
materia di riordino delle forme contrattuali e dell’attività ispettiva – Preposta al
rafforzamento delle opportunità d’ingresso nel mondo del lavoro e al riordino
dei contratti di lavoro vigenti. In particolare, prevede:
-
la
redazione di un testo organico per la raccolta della disciplina delle varie
tipologie contrattuali;
-
l’introduzione
del nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione
all’anzianità di servizio;
-
l’introduzione
del compenso orario minimo;
-
la
ridefinizione della disciplina vigente in materia di mansioni e controllo a
distanza dei lavoratori.
5)
Delega in
materia di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro – La finalità è
quella di garantire un adeguato sostegno alla genitorialità, attraverso
strumenti che consentano di conciliare i tempi di vita e di lavoro per la generalità
dei lavoratori. In particolare, si prevede:
-
l’estensione del congedo di maternità anche alle
lavoratrici parasubordinate;
-
la formazione di un credito d’imposta per le lavoratrici
madri, anche autonome;
-
l’armonizzazione del regime delle detrazioni per
il coniuge a carico.
Valerio
Pollastrini
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